Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - domenica 20 gennaio 2008 at 16:27

Non sarà di certo una scampagnata la trasferta in terra brianzola della Pierrel Capo d'Orlando che contro la rediviva Tisettanta Cantù, reduce da una striscia di tre vittorie, proverà stasera (inizio alle 18,15) l'ennesimo grande colpo per consolidare quella strabiliante terza posizione a quota 24 con Biella, Montegranaro e Avellino alle spalle di Siena (36) e Roma (26). I paladini anche quando sono falcidiati da infortuni, come accaduto in quest'ultima settimana per i forfeit di Slay (infiammazione all'alluce), Wallace (postumi della forte contusione al costato) e Howell (taglio al labbro rimediato nelle battute finali della gara con Napoli, suturato con 5 punti) che, invero, hanno disertato tutti gli allenamenti, continuano a pensare positivo all'insegna del motto "pozzecchiano": «Vincere divertendosi».
E che questa squadra abbia trovato la chimica giusta per sbalordire in campionato più nello spogliatoio che sul parquet, lo conferma lo stesso leader biancazzurro: «Nella mia lunga carriera non trovo precedenti, siamo dodici matti che ne combinano di tutti i colori. Più che un gruppo, siamo un pugno di goliardi che fuori dal campo si diverte da morire ma che non viene mai meno ai doveri del professionista».
E che il "Poz" abbia la leadership della squadra lo dimostra, una volta di più, la sua presa di posizione sulla ventilata ipotesi del taglio di Rolando Howell (che con Napoli si è però riscattato alla grande): «Non mi piace interferire nelle scelte societarie, ma di fronte ad un'eventuale cessione di Rolando, giocatore devastante ed insostituibile per il mio gioco, io prenderei posizione». Non siamo al simul stabunt, simul cadent (Gianmarco è troppo intelligente per perdersi in simili aut-aut), ma il segnale è partito ed è stato recepito oltre che dalla società anche dal centro di colore che adesso non può deludere il "Poz", il quale sembra averlo adottato (nell'anno di Legadue gli fecero da padre putativo Brian Oliver e da fratello maggiore Mc Intyre).
Tornando alla partita di stasera, il coach Meo Sacchetti illustra il piano tattico della Pierrel contro un avversario che rispetto all'andata (quando violò il "PalaFantozzi" per 91-89) ha inserito l'ex Tourè nel ruolo di ala forte e l'esterno Gerald Fitch che ricopre il ruolo di guardia, ma con la possibilità di utilizzo anche da play: «Bisogna rallentare il più possibile il contropiede di Cantù partendo dal bilanciamento difensivo, sfidandoli così a giocare a metà campo. Contro le loro situazioni offensive bisognerà aggredire la palla e dilatare le linee di passaggio sul lato forte per rompere il loro timing di gioco, che consentirà anche un recupero migliore del nostro lato debole. Sul loro pick and roll sarà fondamentale l'aiuto del nostro lungo, ma dobbiamo limitare il più possibile il loro "uno contro uno". Quanto al nostro sistema offensivo, Cantù può andare in tilt sui movimenti di Wojcik che si allarga per andare al tiro da tre, non disponendo di giocatori che possano seguirlo».
In settimana la squadra si è preparata per non farsi sorprendere dalle situazioni di motion offense alle quali ricorre Cantù contro la difesa schierata, come ci ha dichiarato l'assistente Ducarello: «Bisogna mantenere alta la concentrazione, perché tutti i giocatori sono coinvolti nel sistema, con obiettivi per i loro esterni Wood, Fitch e Brown: situazioni di isolamento o uscita dai blocchi per i loro tiratori, o chiusura in pick and roll con il centro».
Quintetti base: il prof. Sabatino Carianni ha dato il via libera per l'utilizzo sin dalla palla a due di Wallace, Howell e Slay, anche se quest'ultimo partirà dalla panchina (sostituito da Ndoja o Gugliotta). Completano gli starting five "Poz" e Diener. Sull'altro fronte, subito sul parquet gli ex Tourè e Francis.
Walter Mangano

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