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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - lunedì 21 gennaio 2008 at 09:02
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Wood in inglese è sinonimo di buon legno, molto duro, e in brianza di legno buono se ne intendono, tanto da aver scelto il roccioso Wood per bastonare sonoramente una Pierrel troppo scialba, soprattutto nella metà campo difensiva, dove subisce troppo con gli esterni canturini che comandano in lungo ed in largo. In casa Orlandina si salva il solo Slay, mentre Pozzecco, nonostante i 17 punti segnati, cede troppo spesso le armi in difesa. Diener gioca forse la sua peggior partita della stagione, abulico e inconcludente: il risultato è una bella lezione per i ragazzi del presidente Sindoni, che tornano a casa senza i 2 punti, ma con tante cose da imparare e mettere in pratica per continuare a restare in alto. La Pierrel parte subito sfoderando l'arma della zona in difesa, che però ha bisogno di essere regolata, così come l'attacco, dove Pozzecco e Diener perdono malamente qualche pallone, permettendo alla Tisettanta di allungare sino al 12-4. Coach Sacchetti cambia l'assetto difensivo, ma i risultati stentano ad arrivare dato che, dopo 6', i punti al passivo sono già 20, contro gli 11 messi a referto. Discorso che non cambia nemmeno con l'innesto di Fabi e Wojcik, con i lombardi che piazzano un altro pesante 7-0. Meglio arrivare alla fine di questi sofferti 10 minuti per riannodare i fili, malgrado il pesante passivo (29-11). In avvio di seconda frazione l'Upea confeziona un parziale di 7-19, riportandosi sotto sul 36-30 con i lombardi a chiamare time-out. Sacchetti riprova Diener, sin qui troppo brutto per essere vero, ma non è serata e gli esterni canturini riprendono a cannoneggiare, riportando il punteggio sul 45-34 a 4' dal riposo, prima che Wood, siglando il suo diciottesimo punto personale, ricacci Capo D'Orlando sul -16 (50-34 al 18'). I restanti 2' trascorrono con 5 punti personali di Slay dalla lunetta, mentre dalla parte opposta è Fitch a decretare il 55-41 finale. La strigliata di coach Sacchetti negli spogliatoi sembra dare la scossa giusta: malgrado qualche amnesia difensiva, Slay, Pozzecco e Wojcik suonano la carica e dopo 3' è -11 (58-47). Poco dopo Diener trova il primo canestro della serata, bissato poco più tardi per il -5 (63-58): gli orlandini, però, tornano a scordarsi in difesa di Shaun Wood, che prima dà il via ad un parziale di 10-0, che ricaccia la Pierrel a -15 (73-58) e poi firma il suo trentaduesimo punto personale, chiudendo il terzo quarto sul 79-65. In apertura di ultima frazione Slay e Pozzecco provano a ridare fiato ai siciliani, ma la difesa a zona non funziona e gli ospiti finiscono col commettere falli a catena che fruttano alla Tisettanta 6 punti dalla lunetta, complice anche il fallo tecnico a Wallace per proteste. Ormai l'Orlandina è già con la testa sotto la doccia, il solo Slay tenta ancora di portare qualche punto in cascina, ma i canturini continuano a menare le danze trascinati dai suoi esterni Wood (39 punti) e Fitch (17), che per tutti i 40 minuti sono stati una spina nel fianco di una difesa assolutamente da rivedere se si vuole continuare a respirare la dolce aria dell'alta classifica. Luciano Chiesa
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