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Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - martedì 29 gennaio 2008 at 16:14

Adesso si che si tinge davvero di giallo la cessione di Drake Diener da parte della Pierrel, lungimirante la scorsa estate grazie al team manager Gianmaria Vacirca ed al coach Meo Sacchetti che conoscevano doti tecniche e morali della guardia Usa avendolo avuto un anno fa a Castelletto Ticino in Legadue. Diventato a suon di prestazioni eccellenti uno degli uomini mercato per club di primissima fascia, Mandrake, a 26 anni cercava giustamente l’occasione giusta per spiccare il volo in Europa con il sogno Nba tutt’altro che riposto nel cassetto. E l’ufficializzazione del passaggio di maglia avrebbe dovuto avvenire ieri dopo il blitz di sabato notte da parte dell’Armani Jeans Milano, quando la Pierrel aveva già raggiunto l’accordo con la Virtus Bologna, pare sulla base dei 200.000 euro di buy-out, in minima parte da scontare sulla somma ancora da dare per il trasferimento in estate di Oscar Gugliotta, per lasciare andar via in anticipo l'ex DePaul University, tra gli artefici della prepotente scalata dei biancoazzurri fino al quinto posto attuale. Decisiva, nonostante il tentativo di rilancio dei felsinei, sarebbe stata la volontà di Double D che già da giorni, tramite il suo procuratore, Mario Scotti, aveva trovato l’accordo con le scarpette rosse pare sulla base di un contratto fino al giugno 2009 alla bella cifra di 300.000 euro complessivi. Un investimento di mezzo milione di euro che rilancerebbe le quotazioni dell’Armani in ottica play-off con molte speranze che passeranno proprio dalla sfida diretta di domenica prossima. Ma la Pierrel prima di ufficializzare la cessione aspettava il bonifico del club milanese, almeno per ieri slittato per complicazioni sorte nella trattativa, con la Virtus che è prepotentemente rientrata in gioco. Si spera di sciogliere tutti i nodi entro oggi con soddisfazioni di tutti, ma Diener, forse mal consigliato da qualcuno, rischia di giocarsi, più di Tourè un anno fa, una ghiotta opportunità per la sua carriera, fermo restando che, a differenza del francese, il suo rendimento non ne risentirà conoscendone la grande serietà e professionalità come giocatore e come uomo, definito eccezionale da chi lo conosce bene.
Claudio Argiri

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