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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - lunedì 4 febbraio 2008 at 09:23
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Non è stato uno scherzo di Carnevale. Purtroppo. Dopo le mazzate a Cantù e Treviso, la Pierrel ritorna al "Pala Fantozzi" ma non riesce a cambiare l'infausta congiuntura. Opposta ad un'Armani Jeans priva della guardia Vukcevic e con la "stella" Gallinari recuperata in extremis (senza forzare è stato ugualmente l'Mvp con 26 di valutazione), la Pierrel prende da subito ceffoni a due mani tanto che già al primo mini-intervallo (10-28) la partita era segnata. Certamente la compagine biancazzurra vista ieri all'opera era troppo brutta per essere vera, e la debacle non può essere spiegata solo con il ridotto apporto dell'infortunato Slay che nei 6' in cui è rimasto in campo ha fatto fare quello che ha voluto al "Gallo": c'è un problema strutturale legato all'assenza di un tiratore mortifero che sappia inventarsi i canestri quando i giochi d'attacco non sono fluidi, nato con la sicura partenza di Diener che ha anche provocato uno scombussolamento a livello psicologico nella squadra. Altro che chimica! Il sostituto Samuel Mejia? Per favore asteniamoci da paragoni blasfemi. Si può sperare solo in un pronto ritorno della guardia tiratrice Colin Falls per "aprire" le difese e riprendere il feeling con il cesto. Dicevamo che l'Orlandina ha avuto un impatto disastroso sulla gara con una difesa molle e poco reattiva ai rimbalzi, mentre in attacco non si riusciva a costruire buoni tiri da fuori né ad orientare il gioco per linee interne in quanto l'efficace sistema difensivo dell'Aj è puntuale a sporcare le linee di passaggio e poi sa collassare l'area grazie all'atletismo e all'ingombro volumetrico di Gallinari, Sesay e Watson. Di contro Milano ha avuto subito la strada in discesa, non trovando opposizione alle "bombe" da tre della sua fucileria (Booker 4/7, Sesay 1/2 e Katelynas 1/1) e alle conclusioni a rimorchio di Sesay, abile anche a sorprendere la difesa biancazzurra con fulminei "tagli". La situazione falli influisce negativamente sul rendimento dei paladini: dopo 4' Pozzecco (due penalità) viene avvicendato da Fabi sul punteggio di 5-6, e a 5'44" si accomoda in panca pure Slay (anch'egli per due falli) sostituito da Gugliotta (7-12). Il finale del primo quarto vede il play ospite Booker al proscenio, autore di quattro triplone filate che scavano un enorme "gap" di 18 punti (10-28). Milano padrona assoluta della partita anche nella seconda frazione con i paladini che rimpiangono il loro "cecchino" Drake Diener, infortunato, ma sicuro partente: i suoi canestri impossibili che mascheravano qualche problema in attacco non ci sono più, e la squadra inesorabilmente paga dazio. Il suo sostituto Mejia, schierato da Sacchetti nello "starting five", come detto è stato imbarazzante: dopo 20' non aveva messo nemmeno un punto, con 0/3 dal campo, una palla persa, due contropiede conclusi malamente e -2 di valutazione. La schiacciante supremazia dell'Armani è scolpita impietosamente dallo scout. Fosse stato un match di pugilato, l'incontro si sarebbe interrotto all'intervallo per manifesta superiorità dell'Aj (27-48), ma si prosegue al "Pala Fantozzi" nel segno di un autentico calvario: al 30' Milano incrementa il suo vantaggio a +24 (39-63) per poi chiudere il garbage time con il definitivo vantaggio di 27 punti (61-88). Walter Mangano
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