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Rassegna Stampa |
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Corriere dello Sport - mercoledì 20 febbraio 2008 at 09:25
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Il volto da ragazzino timido e riservato nasconde la sua grande voglia di emergere nel basket europeo. Gli sono bastati i riflettori del suo debutto al PalaFantozzi contro la Lottomatica Roma per ripagarlo dalle amarezze varesine. Romel Back Castro non ha ancora compiuto 26 anni ma non li dimostra a causa di quell’espressione sempre un po’ spaesata e del fisico gracile che non si addice ad un campione di basket. A Capo d’Orlando è arrivato esattamente una settimana fa, lo ha voluto il Ds Gianmaria Vacirca per sostituire quel Drake Diener che era ormai entrato nel cuore dei tifosi e che a stento avevano digerito la sua cessione. Il compito di non farlo rimpiangere, quindi, era all’apparenza proibitivo. Ed invece, la guardia nata in Messico ma cresciuta sulle colline californiane, non ha avuto alcun timore a prendersi le sue responsabilità ed a lasciare il segno con 21 punti segnati ( 8/11 da due punti, 5 rimbalzi e 4 palloni recuperati). “Non mi aspettavo un impatto così dopo pochi giorni dal mio arrivo- confessa- ma ci eravamo allenati bene e mi sono inserito subito nel gruppo. Il lavoro con il coach ha subito pagato e sono felicissimo perché Capo d’Orlando rappresenta per la mia carriera una grande opportunità”. Quella che Romel sognava a Varese dove però non è mai riuscito ad esprimersi su grandissimi livelli. “Credo che i problemi fossero dovuti ai tanti infortuni che hanno segnato il precampionato che non ci hanno permesso di creare un forte gruppo- dice ricordando l’esperienza varesina- la squadra ha dovuto cambiare spesso giocatori e questo ha influito sul rendimento. Mi dispiace che adesso si viva l’incubo della retrocessione soprattutto per quelle tante persone che amano il basket e che ci sono sempre state vicine”. Adesso però c’è da pensare a raggiungere il traguardo dei play off con la casacca della Pierrel e Beck dovrà dare continuità alla prestazione dell’esordio. “Sono ottimista- confida- Capo d’Orlando è una città molto piccola dove in compenso trovi tutto a portata di mano. Inoltre c’è un clima fantastico che mi ricorda la California e soprattutto tifosi che stanno sempre vicini alla squadra. Il calore del pubblico, domenica sera, è stato importantissimo per raddrizzare la partita contro Roma. Sono certo che queste condizioni rendano più facile far bene il proprio lavoro”. Un lavoro che Romel ha già raccontato ai suoi parenti rimasti a Los Angeles città in cui è cresciuto con il padre dopo che la mamma (di origini messicane) si è creata un’altra vita. Ha due sorelle e quattro fratelli e il basket è sempre stato la sua vita. “Ho iniziato a giocare a sei anni- ricorda- e poi è arrivata l’High School”. Il college lo ha svolto a UNLV (13,6 punti col 39% da 3 nel suo anno da senior) prima di mettersi in grande evidenza nelle prime tre partite del Torneo delle Americhe (21,0 punti di media col 71% da 2 e il 42% da 3, quarto miglior marcatore della competizione). Ora vuole correre a canestro nei giochi, tutti in velocità, che Meo Sacchetti è pronto a disegnarli. “Con Pozzecco- dice sorridendo- i contropiede sono più facili”. Sergio Granata
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Sicilia i biglietti di tutte le gare casalinghe della Pierrel. I
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Queste le agenzie di
Box Office Sicilia. |
Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo
d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti. |
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