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Rassegna Stampa |
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La Pierrel blinda il duo Vacirca-Sacchetti - giovedì 21 febbraio 2008 at 09:18
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Parte dalle conferme di Gianmaria Vacirca e Meo Sacchetti la costruzione dell' Orlandina Basket per la prossima stagione. Dopo quelle di alcuni giocatori (Wojcik, Falls e Slay, ma anche Ndoja che aveva sottoscritto un biennale), adesso la società pensa a prolungare l'accordo con i grandi artefici di questa annata strepitosa: il responsabile della scrivania e quello della panchina. Entrambi hanno un contratto per certi versi in scadenza e non sarà facile trattenerli, anche se nel caso di Sacchetti c'è un "uno più uno", vale a dire un'eventuale opzione da poter esercitare a fine torneo. E questo, sostanzialmente, il tecnico di Altamura lo ha confermato ieri: «Significa che, alla fine della stagione, il "più uno" potrà essere esercitato se sarà nell'interesse delle parti, ovvero della società e mia. Ma siccome ancora dobbiamo giocare tante partite e speriamo pure di giocarne più delle undici previste dal calendario, per capirci se riusciremo ad andare ai playoff, non mi interessa parlare di queste cose». Dal canto suo, il direttore sportivo Vacirca è lapidario: «La conferma o meno di Sacchetti? Dovete chiederlo al presidente, questo è argomento suo». E proprio Enzo Sindoni, confermando una volta di più la propria stima (risaputa: «Sapevo di trovare un uomo super, ho trovato anche un grande allenatore», ribadisce) verso Sacchetti che ha personalmente scelto per il dopo-Perdichizzi, fa chiarezza su una questione che inizia a tenere banco. Anche sul forum dei tifosi nel sito dell'Orlandina Basket, infatti, è apparso un topic dal significativo titolo "Il gatto e la volpe" nel quale si chiede a gran voce la conferma di allenatore e dirigente. «Premesso che questi sono argomenti che si potranno debitamente trattare con maggiore tranquillità a fine stagione – esordisce Sindoni – va precisato subito un punto: Sacchetti ha con l'Orlandina un contratto biennale che si rinnova automaticamente alla fine di questa stagione, salvo disdetta a favore di entrambe le parti entro quindici giorni dall'ultima partita disputata. È chiaro – prosegue il presidente – che un allenatore deve restare solo se lo vuole, ma io il contratto non glielo rinnovo... perché l'abbiamo già fatto!». A meno di offerte "super", dunque, i dubbi che Sacchetti a fine stagione scelga di restare a Capo d'Orlando sarebbero pochi: «Anche perché – prosegue Sindoni – con le vittorie di quest'anno, Sacchetti si sta già "costruendo" anche l'importo del contratto per la prossima stagione, la cui cifra base sarà costituita dalla somma di quello in corso più i premi: ha già ottenuto quelli per la qualificazione alle Final Eight e per la salvezza, e aumenteranno ulteriormente per ogni posizione, dalla quindicesima in su, che conquisteremo a fine stagione. Spero che il prossimo anno lo raggiungerà anche la famiglia, perché riconosco che qui siamo un po' lontani da dove vivono sia Sacchetti che lo stesso Vacirca». A far lievitare le quotazioni di una permanenza alla Pierrel del baffuto coach di Altamura, inoltre, arriva anche una breve dichiarazione di Virginio Bernardi, ex allenatore di ottima fama e adesso procuratore di diversi tecnici di A tra i quali appunto Meo Sacchetti. Contattato telefonicamente ieri sera, Bernardi ha infatti dichiarato: «Per come stanno le cose in questo momento, secondo me Sacchetti resterà a Capo d'Orlando anche per il prossimo anno». In realtà, l'unica incognita potrebbe essere dovuta al fatto che sull'ex ala della Nazionale incombe, a livello personale, un fardello non da poco: vive da solo a 54 anni nell'abitazione di via Lo Sardo, con la moglie (psicologa) e la figlia a Varese e il figlio Brian a Ferrara, in Legadue, che lo ha reso fresco nonno della piccola Rebecca. Quanto potrà pesare questo nella decisione di Sacchetti, da tempo lontano dagli affetti familiari? Un altro aspetto. Voci, magari ancora incontrollate ma insistenti, indicano in Sacchetti – per la sua esperienza, la bravura, la serietà ed il passato – l'uomo giusto sul quale la Pallacanestro Varese punta per rilanciarsi la prossima stagione dalla Legadue, alla quale ormai sembra destinata. E il buon Meo, che a Varese tanto ha dato e tanto ha ricevuto come giocatore, come si comporterà davanti ad una scelta dettata dalla professione ma anche dal cuore? L'altra conferma sulla quale la società lavorerà sarà quella del ds Vacirca, sicuramente l'uomo giusto al posto giusto. Anche in questo caso si parla di un adeguamento del contratto a cifre superiori, diverse da quelle firmate nell'estate scorsa, quando il dirigente e già giornalista milanese era solo un neofita della A mentre adesso è una realtà, a quanto pare ambita anche da altre società. Su questo aspetto, Sindoni è ancora più chiaro: «Nelle prossime settimane conto di mettere nero su bianco con Vacirca quello che abbiamo già stabilito a parole – spiega il presidente –. Fermo restando il rispetto che ho per le esigenze personali di ciascuno, sono convinto che molto presto potremo scrivere il suo rinnovo». Intanto, la squadra lavora a pieno ritmo in vista del posticipo di domenica sera a Udine (diretta su Sky Sport 2 alle 21) contro la Snaidero. Particolarmente motivato Colin Falls, che sembra ormai pronto all'esordio uscendo dalla panchina quale primo cambio degli esterni i Sammy Mejia e Romel Beck. Giuseppe Lazzaro
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