Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - giovedì 21 febbraio 2008 at 13:06

Gianmarco Pozzecco sta recitando alla perfezione il suo compito di ambasciatore del basket italiano ed orlandino in particolare, trascorrendo questi mesi dal suo ritorno in Italia a concedere interviste fiume, essere testimonial ad inaugurazioni varie, presenziare a convegni di ogni genere e, ultimo in ordine di tempo, ospite dello stand della Costa Saracena alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, sabato prossimo. Ma il Poz non si è scordato nel contempo di allenarsi e rendersi utile sul parquet ad una Pierrel rivelazione della serie A e ripartita a caccia dei play-off dopo aver conquistato con merito le finali di Coppa Italia. “E' come fare due campionati in uno – spiega la mosca atomica – perchè con Diener e Slay avevamo raggiunto un equilibrio tale da farci raggiungere un traguardo impensabile ma meritato come le final eight. Senza di loro per un attimo ho temuto potessimo smarrirci ed invece con Roma, con un gioco diverso, siamo ripartiti anche grazie ai due nuovi arrivati Beck e Mejia ed a chi è stato bravo a pescarli sul mercato. Con il rientro di Falls in pratica sono due squadre differenti ma sono fiducioso e convinto che faremo i play-off poiché la base è solida, da Meo ad Orso, ed il gruppo anche nello spogliatoio è forte”. E poi c'è il suo amicone Rolando Howell che domenica ha fatto neri due crack come Lorbek e Fucka, inchiodando la schiacciata della sesta di ritorno. “In vita mia non ho visto un giocatore così dominante – afferma esagerando Pozzecco, trascinato dal legame affettivo con Air – e se continua così potrebbe essere titolare dei San Antonio Spurs nella Nba. Penso che d'ora in poi lo vedremo sempre su questi livelli ma speriamo non ci levino anche lui”. Ovvio il riferimento a Diener, emigrato a Siena, che prima del match contro Roma del suo nemico Repesa gli ha inviato un sms. “Mi ha fatto l'in bocca al lupo – conferma Poz – perchè sapeva quanto ci tenessi a battere Repesa con il quale ci siamo salutati tranquillamente. E' stato quasi un destino non avesse a disposizione un playmaker e forse avrebbe voluto che io giocassi per lui domenica. Ma per fortuna io sto a Capo d'Orlando e voglio ringraziare tutti i miei compagni per la gioia che mi hanno dato e che in passato mi ero preso anche contro Rusconi e Tanjevic. Conviderla poi con un pubblico così è stato davvero speciale”.
Claudio Argiri

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