Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Messinasportiva.it - sabato 1 marzo 2008 at 09:19

Domenica pomeriggio al PalaFantozzi - per l'ottava giornata del girone di ritorno del torneo di Serie A di basket - andrà in scena una partita "chiave" per leggere la volata play-off tra le due più grandi rivelazioni di questa stagione. Pierrel Capo d'Orlando ed Air Avellino sono senza dubbio alcuno due "sorprese", in virtù della qualità del gioco e soprattutto della classifica espressa dalla due compagini meridionali. Occorre ritornare indietro di qualche mese per ripercorrere il destino incrociato di questi due team, oggi in lotta per prestigiosi piazzamenti. Il pensiero va all'ultima giornata del passato torneo, quando Avellino nonostante fosse stata sconfitta da Biella poteva esultare per una salvezza che arrivava proprio da Capo d'Orlando, dove i paladini a loro volta avevano superato la Bipop Reggio Emilia. Irpini ed emiliani avevano così gli stessi punti in classifica, 24, ma i primi erano salvi per avere dalla loro entrambi gli scontri diretti. Una salvezza sofferta quella di Avellino, nata per di più dal ripescaggio in massima serie dopo una retrocessione per il fallimento di Roseto, che porta la firma di Boniciolli, un coach apprezzato anche a queste latitudini per la sua breve e tormentata esperienza sulla panchina della Pallacanestro Messina. Un altro scossone del destino per certi versi è giunto in estate, con l'arrivo della famiglia Ercolino al timone della società in luogo del duo Menotti Sanfilippo e Gigio Gresta e la felice scelta di richiamare sulla panchina Matteo Boniciolli ed affidargli i "pieni poteri" nella costruzione e nella gestione del roster. Il tecnico reduce da una fortunata parentesi in Belgio alla guida dell'Ostenda, dopo l'esperienza di Messina e prima di quella a Teramo, ha operato sul mercato in netto ritardo rispetto agli altri club, ma tra gli "scarti" degli altri ha pescato i vari Righetti, Smith e Williams. L'autentica "ciliegina" è, senza dubbio alcuno, il play tascabile Marques Green (appena 165 centimetri di altezza) che grazie ad una micidiale esplosività di esecuzione è stato scelto quale mvp del girone d'andata. Green - quinto marcatore assoluto nel passato torneo turco - ha superato lo scetticismo di molti, per primo quello del proprio presidente se è vero che Vincenzo Ercolino la prima volta che lo vide rimase assai perplesso per la statura dell'atleta americano. Dubbi dissipati sul campo, a furor di successi, come l'inatteso exploit della Scandone (questo il nome originario del sodalizio) in occasione della Coppa Italia vinta ai danni dei padroni di casa della Virtus Bologna, il primo nella storia del club irpino e dell'attuale secondo posto in classifica. Sul campo, come detto, Green si trasforma e diventa un gigante. Ancora vivo in casa Pierrel è il ricordo della gara d'andata del "Del Mauro" (102-79 il punteggio finale), e della prova del piccolo play americano che mise a referto ben 33 punti. Curioso che a tener botta in quella partita per i paladini fu Adam Wojcik con 24 punti, "il professore" polacco da tempo non sfodera una prova di tale spessore, probabilmente anche a causa di una condizione fisica non ottimale. In casa Pierrel a tenere banco è la voglia di riscatto dopo la brutta gara di Udine, e qualche voce di mercato. In primis per coach Sacchetti resta da sciogliere il nodo Beck, per alcuni problemi fisici dell'atleta messicano, sebbene vi è uno scalpitante Falls pronto a subentrargli. Dubbi anche sull'impiego di Gugliotta. Per le seconde, è giunta una richiesta per Wallace da parte della Benetton Treviso (complice l'incidente stradale di Mensah-Bonsu) e rigettata dal presidente Sindoni, nonostante un sostanzioso buy-out per non stravolgere ulteriormente l'assetto del team dopo l'addio di Diener e l'infortunio di Slay. Infatti nella giornata di oggi, venerdì 29 febbraio, chiude il mercato per i trasferimenti di giocatori di A, e non mancano i movimenti di nota: Aradori a Roma, Di Bella a Milano, Lauwers alla Virtus Bologna. Mercato che resterà ancora aperto con finestre sulle leghe inferiori e per l'estero. Una piccola "nota di colore" nella settimana della Pierrel è venuta dall'esibizione nelle vesti di chef per una sera del general manager Gianmaria Vacirca per un ristretto numero di clienti di un noto locale cittadino.
Giuseppe D'Amico

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