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Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - sabato 1 marzo 2008 at 15:55

Nelle due stagioni scorse Pierrel ed Air Avellino si sono giocate una grossa fetta di salvezza in serie A nel doppio confronto diretto che quest'anno, invece, profuma intenso di play-off. Per gli Irpini sbancare il PalaFantozzi domani (palla a due ore 18.15 e diretta su Radio Italia anni '60) varrebbe un'altra fetta sostanziosa di seconda posizione dietro l'inarrivabile Siena, un tetto mai raggiunto dopo un'estate che ha messo a rischio la sopravvivenza del club, ora detentore della Coppa Italia. Per la Pierrel, invece, c'è da difendere a denti stretti la quinta piazza ex aequo e, soprattutto, respingere l'assalto delle 10 squadre che nel giro di 6 punti sono legittimamente in corsa per la post season, con la certezza che la classifica avulsa sarà decisiva per stilare la graduatoria definitiva dopo le 34 giornate. I paladini ricordano anche quel meno 23 del 4 novembre scorso al Pala Del Mauro, il primo pesante ko del torneo e e prima delle 5 partite finite con oltre 100 punti al passivo da quella che resta la peggior difesa della serie A. Il 102-79 maturato per colpa dell'ultimo orribile quarto (35-17 il parziale per i lupi) con 55 punti della coppia Green-Smith è una macchia che i paladini sognano di cancellare con l'aiuto dei loro tifosi che domani, nonostante gli abbonamenti della tribuna non numerata siano stati sospesi per la seconda ed ultima volta dalla società, dovrebbero gremire in ogni ordine di posti. Attesi anche un centinaio di supporters avellinesi per assistere al match diretto da Facchini (5 vinte e 7 perse in A con la Pierrel), Lo Guzzo (3-6) e Gori (2-6). Gli altri precedenti dicono di due successi biancoazzurri nella stagione 2005-2006 (84-78 in Campania e 78-71 in casa) e di uno per parte in quella scorsa (83-72 ad Avellino per gli ospiti e vendetta dei biancoverdi al PalaFantozzi per 74-68). Tra l'altro il coach Boniciolli ha sbancato l'impianto di piazza Bontempo anche alla guida di Teramo e le sue strategie, compresa la famosa difesa 1-3-1 che con l'aiuto di Zorzi ha rispolverato quest'anno mettendo spesso in difficoltà gli avversari. Per neutralizzarne gli effetti Meo Sacchetti punta sul contributo dei suoi esterni ma anche, e soprattutto, su una prova finalmente positiva in contemporanea di tutti i suoi lunghi, cosa mai successa ancora. In particolare si attendono risposte dal polacco Adam Wojcik, l'unico a salvarsi dal naufragio dell'andata in una delle poche prestazioni da ricordare per il “professore”, di recente espressosi sul livelli mediocri per uno come lui.
Claudio Argiri

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