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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - lunedì 3 marzo 2008 at 09:17
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Grandissima prova d'orgoglio della Pierrel Capo d'Orlando che per 30' incanta il "Pala Fantozzi" disintegrando un irriconoscibile Avellino di Boniciolli, nemmeno lontano parente di quella formazione scintillante che il mese scorso si era aggiudicata meritatamente la Coppa Italia. I paladini volano fino al +26 (65-39) a -2'25" dell'ultimo mini intervallo, a coronamento di una prestazione superlativa con Pozzecco che in regia e nell'uno contro uno irride Green, mentre i lunghi Wallace e Howell cancellano sotto le plance Radulovic e Williams. Il terzo periodo si chiude con i biancazzurri avanti di 25 punti (69-44: il quarto comincia con un +27: 71-44), un margine apparentemente di assoluta tranquillità che lasciava intravedere un ultimo periodo da garbage time. E invece la Pierrel fa vedere il peggio di sé nell'ultima frazione con un atteggiamento mentale svogliato, al limite dell'indolenza con dieci palle perse (5 di "Poz"!) che consentono agli irpini di operare una grande rimonta che li porta ad un distacco di dieci lunghezze (75-65) a 4'08" dalla sirena. L'Avellino non fa nulla di trascendentale, si limita a lucrare sui pasticci dei locali che impostano la manovra senza un minimo di discernimento, e così sfruttando anche un "tecnico" fischiato alla panchina paladina riduce ulteriormente lo scarto portandosi a -7 (76-69) con i due liberi realizzati da Radulovic a -3'56". L'Orlandina è nel pallone, occorrono scelte coraggiose per evitare il naufragio, ed il coach Meo Sacchetti si prende tutte le responsabilità richiamando in panca un Pozzecco visibilmente stanco ed annebbiato, rilevato da Manuel Fabi che gioca sicuramente i migliori 3' della sua carriera. Avellino perde palla per un "passi" di Righetti e nella successiva azione il play italo-argentino si produce in una penetrazione da brividi lungo linea: canestro e tiro aggiuntivo dalla lunetta per fallo di Green che finisce sul ferro. Si riparte sul punteggio di 78-69 a -3'25", quindi ritorna al proscenio un incontenibile Wallace che prima recupera palla in difesa e poi si fa trovare puntuale all'appuntamento sotto canestro imbeccato da un delizioso assist del solito Fabi: 80-69 a -2'51". La parola fine sul match la scrive Howell che arriva a rimorchio sull'invito, ancora una volta, del magico Fabi, e mette uno schiaccione terrificante. Sotto di tredici a -2'30" (82-69), Avellino ha ancora dei sussulti d'orgoglio con Righetti e Smith che servono solo a limitare il passivo e ad impedire che l'Orlandina potesse ribaltare il -23 della gara d'andata (102-79). Dicevamo di una Orlandina stratosferica nei primi tre periodi non solo per le prodezze individuali del trio "Poz"-Wallace-Howell ma per l'atteggiamento di tutta la squadra che sul piano tattico non ha sbagliato nulla, "sterilizzando" il temuto "pick and roll" tra Green e Williams con il sistematico aiuto di Howell e collassando l'area sul lato debole, e ritardando il passaggio per Williams con una difesa aggressiva sul perimetro che impediva anche tiri facili. Le cifre scolpiscono il dominio della Pierrel dopo 30': 91-38 di valutazione, 45% contro il 35% nel tiro dal campo, 38-26 ai rimbalzi e ben 16 palle recuperate contro 11 degli irpini. Con questo fatturato si può tornare a pensare in grande. Walter Mangano |
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Sicilia i biglietti di tutte le gare casalinghe della Pierrel. I
tagliandi saranno disponibili da tutti i lunedì precedenti la
partita.
Queste le agenzie di
Box Office Sicilia. |
Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo
d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti. |
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