Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - martedì 4 marzo 2008 at 10:27

Si sente nuovamente intenso nel cielo di Capo d'Orlando l'odore dei play-off di serie A per una delle migliori Pierrel dell'anno, perfetta per quasi 32' che hanno ridicolizzato l'Air Avellino, non una squadra qualsiasi, ma la fresca meritata trionfatrice in Coppa Italia e seconda forza del campionato. Un avversaria che viaggia a ritmo di record in trasferta dove solo l'imprendibile capolista Montepaschi Siena ha vinto di più (10), mentre i biancoverdi si sono fermati a 9, 2 successi in più di quelli ottenuti in casa giusto per far capire quanto fosse terribile il lupo irpino. Ma in una serata magica che ha fatto spellare le mani e restare senza voce di 3500 del Palafantozzi, il cacciatore paladino si è rivelato cecchino infallibile, mai visto quest'anno ai livelli raggiunti fino al 73-46, perfetto in difesa davanti al terzo attacco del campionato tenuto fin lì al 46% da due (la media era del 55%) ed al 23% da tre (a fronte del 38%), con in più il dominio a rimbalzo (38-27 al terzo miniriposo), mentre la squadra biancoazzurra è stata chirurgica sul fronte opposto, roba da far già prenotare il viaggio per la post season. “Stavolta i meriti per una difesa straordinaria ce li prendiamo tutti – spiega elice coach Sacchetti – come altre volte è vero che abbiamo fatto ridere. Specialmente nel primo quarto tenere ad 8 punti l'Air ci ha dato il là alla vittoria e la spinta per far funzionare anche l'attacco”. Nel computo globale vanno messi anche i 5' minuti successivi, da incubi con i famelici avellinesi trascinati da Smtih (nella foto Argiri in marcatura sull'orlandino Samy Mejia) che hanno visto il sangue dei locali ed hanno infierito al punto da riaprire il match con un parziale da paura di 21-3. “Per come si erano messe le cose – continua Sacchetti – se avessimo perso saremmo caduti in una depressione pazzesca perchè dalla possibilità di ribaltare il meno 23 dell'andata ci siamo ritrovati Avellino quasi alle calcagna. A me non piace mai parlare dei singoli ma nel momento più difficile Fabi ci ha preso per mano facendo alcune cose fondamentali per il meritato successo. Ma vorrei sottolineare anche la prova di Bruttini, bravo in difesa anche se non premiato dalle statistiche. Ovvio che poi Howell e Wallace siano stati strepitosi ma la Pierrel non ha vinto per i singoli quanto per l'intensità di squadra mostrata per tutto il match”.
Claudio Argiri

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