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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - venerdì 7 marzo 2008 at 09:21
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Continuità. È quello che coach Meo Sacchetti chiede alla Pierrel sulla via dei playoff in vista della gara di domenica sera (ore 18,15) al "PalaScapriano" di Teramo. «Io penso – il riferimento è alla vittoria contro Avellino – che in una settimana non sia possibile fare un lavoro tale da trasformare una squadra. Certo, abbiamo insistito sugli errori fatti e credo che sia stato molto importante l'atteggiamento con il quale la squadra è scesa in campo, facendo cose diverse rispetto alle ultime partite». – Dall'alto della sua esperienza anche di giocatore, cosa significa non difendere per niente a Udine e farlo con intensità la settimana dopo: è solo questione di mentalità? «Sicuramente è una questione di atteggiamento e carattere. Quando mi trovo in queste situazioni c'è anche un po' di orgoglio e di fastidio per pungolare il singolo giocatore e spronarlo a dare il massimo, in modo da avere una reazione. E questa fa parte dell'istinto degli uomini, prima che dei giocatori. È vero che abbiamo qualità fisiche non da grande difesa, però abbiamo fatto sicuramente meglio di quanto visto nelle ultime uscite pre-Avellino». – Anche le "seconde linee" Fabi e Bruttini hanno ben risposto. «Sono le "seconde linee" perché ognuno ha il suo ruolo in questa squadra. Fabi ha carattere: anche se non aveva fatto bene all'inizio e alla fine, nel momento di appannamento di Pozzecco è stato bravo a prendere scelte molto importanti, segnando un canestro e servendo due assist che hanno chiuso la partita. Con dentro Bruttini e fuori Wallace non abbiamo patito molto, per quanto C.J. sia determinante: non ha fatto bene in attacco, ma in difesa è stato essenziale prendendo rimbalzi, recuperando delle palle e tenendo bene il campo. È logico che Davide è un giocatore che ha bisogno di avere qualche chance in più, ma è apprezzato dai compagni per il lavoro che sta facendo». – Domenica andate a Teramo, in calo dopo la partenza di Tucker e che avete nettamente battuto all'andata. «Questa partita va vista innanzitutto sotto l'aspetto dell'intensità. Se quello che abbiamo fatto con Avellino, mi riferisco all'atteggiamento, non riusciremo a farlo a Teramo vorrà dire che abbiamo capito poco, resteremo con una classifica buona ma senza avere grosse aspirazioni per i playoff. Poi, il discorso della vittoria o della sconfitta è una cosa che va da sé, perché loro stessi possono giocare una gara speciale segnando anche a occhi chiusi. L'importante è che noi facciamo vedere un certo modo di stare in campo e l'atteggiamento giusto». – Dopo Teramo avrete in casa Scafati e Fortitudo Bologna: entro la vigilia di Pasqua, dall'esito di queste tre partite, si deciderà il vostro destino verso i playoff. «Intanto sono tre partite difficili. Scafati sta giocando tutte le gare alla morte per cercare di salvarsi, la Fortitudo ultimamente sta facendo molto bene. Credo che – conclude Sacchetti – lo specchio di quello che sarà il finale della nostra stagione venga fuori veramente dall'esito di queste tre partite». Oggi ultima seduta di allenamento, con la consueta chiusura del venerdì a tastare gli schemi nella gara di metà campo. Sempre più probabile il recupero di Oscar Gugliotta. Giuseppe Lazzaro
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