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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - mercoledì 12 marzo 2008 at 09:12
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Cuore di capitano. Francesco Orsini, sin dal momento del suo ritorno all'Orlandina, era consapevole di quella che sarebbe stata la sua stagione in serie A dopo un paio di buone annate in B1: poco spazio sul parquet, ma ruolo fondamentale all'interno dello spogliatoio. Proprio per questo gli è stata affidata la fascia e "Orso" sta svolgendo con grande impegno questo ruolo: tra i primi agli allenamenti, suona la carica nei momenti difficili, incita i compagni, consiglia dall'alto della sua esperienza e della conoscenza di un ambiente dove è stato protagonista dal 2000 al gennaio 2005. «Per noi – dice Orsini – era fondamentale questa partita di Teramo domenica alla vigilia delle due prossime gare interne, contro Scafati e la Fortitudo Bologna che, se vinte, ci daranno la possibilità di continuare a sognare l'ingresso nei playoff. Lo avevo detto sin dall'inizio della stagione: la squadra è ottima e competitiva, abbiamo accusato un piccolo calo quando è andato via Diener e si è infortunato Slay, adesso la situazione è tornata esattamente come prima con l'innesto di Mejia e Beck che si sono ambientati in pochissimo tempo. Sicuramente adesso andiamo ad affrontare con grande spirito queste partite fondamentali per la volata playoff». – Oltre all'aspetto tecnico, dentro lo spogliatoio come si sono subito inseriti i nuovi arrivi quando si pensava che certi equilibri si fossero rotti? «Questo è un gruppo fantastico: non ci sono individualismi, tutti siamo coinvolti, da Pozzecco che è il nostro leader in campo a me che non gioco quasi mai, a Wallace, Howell, ai giovani. È un ambiente che ti porta a lavorare bene e che ha coinvolto i nuovi arrivati tra i quali aggiungerei il piacevole ritorno di Colin Falls, che sta dimostrando le sue qualità». – Hai una tua tabella personale sulla strada dei playoff o preferisci vivere giornata dopo giornata? «Faccio i calcoli domenica su domenica, quindi una partita alla volta. Intanto era importante vincere a Teramo anche per allungare la serie che, speriamo, abbiamo inaugurato contro Avellino e ci siamo riusciti. Adesso pensiamo a questa gara contro Scafati che non non possiamo certo prendere sottogamba sol perché si trova al penultimo posto. Dobbiamo giocare concentrati e non lasciare questa grande occasione che abbiamo di portarci a 32 punti, confermare il quinto posto e, chi lo sa, avvicinare il quarto». – In sala stampa al "PalaScapriano", Pozzecco ha detto che solo tu, nel nome della vostra grande amicizia, potresti cercare di convincerlo a rimanere ancora dopo l'annunciato addio a fine stagione: è stata solo una battuta? «Come dico sempre, rispetto sino in fondo la decisione che prenderà Gianmarco perché mi rendo conto che, se smetterà, sarà dopo averci pensato sino alla fine. Però sarebbe un peccato: lo dico da giocatore, tifoso e amico che non dovrebbe smettere anche per quello che sta facendo vedere e per il bene di tutto il movimento cestistico nazionale. Lascerò tranquillo il "Poz" sino alla fine del campionato ma sono convinto che se finirà in un certo modo, come spero io, inizierò a fare un lavoro di convincimento». – E invece il tuo futuro? «Aspettiamo che finisca questa splendida stagione e poi ne riparleremo».
Giuseppe Lazzaro
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