Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - giovedì 13 marzo 2008 at 09:28

Il rush finale di una carriera gloriosa e indimenticabile. Malgrado tutta la volontà possibile, le preghiere dei tifosi, il forum della società intasato di messaggi d'amore e l'impegno del suo amico Francesco Orsini («a fine stagione farò il possibile per convircelo» ha detto il capitano), il passo d'addio al basket giocato di Gianmarco Pozzecco ormai è vicino. Lui, il leader e l'icona di una grande generazione, vuole lasciare da star, portando la Pierrel Capo d'Orlando ai playoff.
«Sarebbe un paradosso – dice il "Poz" – che, in questa stupenda annata dove dappertutto mi hanno esaltato, tornassi poi a giocare dopo che ho annunciato, a Cantù, a Varese, a Udine e in altre parti, che lì sarebbe stata la mia ultima esibizione. Certo, so come stanno andando le cose, a Teramo ho giocato veramente bene con tutta la squadra ma...».
Ma, il dubitativo della speranza, l'ultima a morire, quella che tiene in vita la voglia di modificare il pensiero e di dire «continuo». Perché se lo dovesse fare, sarà ancora a Capo d'Orlando. Ma ancora ci sono otto partite da giocare in stagione regolare, un quinto posto da difendere e, soprattutto, la reale possibilità di raggiungere i playoff. «Abbiamo giocato bene a Teramo domenica scorsa – prosegue il play biancazzurro – anche se poi abbiamo accusato 5' in cui le cose, come spesso succede quando giochiamo fuori casa, non giravano. Ma siamo stati bravissimi a reagire ed è stata una vittoria più soddisfacente rimontando cinque punti a pochi minuti dalla fine».
Poi le lodi ai compagni di squadra. «Gruppo fantastico. Sotto il piano tecnico i miei compagni si stanno facendo valere dappertutto. Considero Howell un giocatore capace di poter disputare l'Eurolega, Wallace è straordinario tanto da essere il migliore rimbalzista del campionato, Mejia sta facendo molto bene e non sbaglia un tiro».
Poi una piccola chicca. «Faccio ammenda che, quando arrivò, dubitavo che Beck potesse fare bene. L'avevo visto giocare solo una volta, doveva sostituire un giocatore immenso come Tamar Slay ma invece, e sono contento, mi ha smentito sin dalla prima partita. Beck, sino ad ora, non ha sbagliato una sola partita». I compagni, il gruppo, l'unità. «Una cosa fondamentale. Tra di noi ci si diverte, si sta insieme, giochiamo alla playstation e poi, quando dobbiamo lavorare e giocare tutto sembra più facile».
In vista della volata finale Pozzecco è cauto. «Prima di tutto pensiamo alla partita contro Scafati. Attenzione al mio ex compagno Wolkowisky e ad altri elementi forti». Wolkowisky fece parte della nazionale argentina che vinse l'oro alle Olimpiadi di Atene 2004 battendo in finale l'Italia proprio di Pozzecco. I due sono stati compagni al Khimki Mosca.
Giuseppe Lazzaro

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