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Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - venerdì 14 marzo 2008 at 09:29

Massima attenzione. Alla vigilia di un doppio confronto casalingo che potrebbe lanciare la Pierrel verso l'Olimpo del campionato (leggasi accesso ai playoff), il direttore sportivo Gian Maria Vacirca getta acqua sul fuoco dell'entusiasmo e invita l'ambiente a non prendere sottogamba già la gara con la Legea Scafati (domenica alle 18,15).
L'analisi del giovane dirigente milanese parte, comunque, dal match di Teramo. «Siamo tornati – dice Vacirca – a giocare fuori casa su buoni livelli; evidentemente, la squadra ha recepito i messaggi inviati dopo la figuraccia di Udine, dove abbiamo fatto una partita che definirei al pari di una "cicloturistica". Ora serve continuità, perchè andare a vincere a Montegranaro, Pesaro, Biella e Siena, le prossime quattro partite esterne, sarà quasi impossibile. Quindi è in casa nostra che dobbiamo conseguire le vittorie che ci servono per raggiungere lo storico traguardo dei playoff».
– Domenica arriva Scafati penultima della classe e il pronostico è tutto dalla vostra parte: vedi insidie in questo match?
«Per Scafati è l'ultima chiamata. Datome lo ha definito il vero bivio della stagione. Arriveranno col sangue agli occhi e la voglia matta di giocarsi fino alla fine le fiches per la salvezza. Per noi è la classica partita trabocchetto, ma a coach Sacchetti non mancano mai gli argomenti per dare le giuste sollecitazioni alla squadra».
– Quali sono le possibilità per i playoff rapportate alle altre compagini in lotta?
«Sarà un braccio di ferro estenuante fino all'ultima giornata. Chiaro che non potremo perdere punti in casa, come già detto, e cercare di fare almeno un colpo lontano dal "PalaFantozzi" per essere sicuri anche se il calendario, lontano dalle nostre mura, è insidiosissimo. Ritengo la qualificazione ai playoff un'impresa più difficile di quella per le Final Eight di Coppa Italia, ma tutto può succedere e noi ci crediamo. Dipenderà da tanti fattori; certo, ogni settimana ci saranno sfide al "calor bianco" e tanti scontri diretti».
– Se mai ce ne fosse bisogno, Gianmarco Pozzecco ha sbalordito tutti anche a Teramo, tanto che tu stesso hai dichiarato che con un "Poz" così tutto è possibile: c'è qualche novità dopo il suo annunciato addio?
«La situazione di Pozzecco mi sembra molto chiara: si ritira a fine anno, come ha annunciato da tempo. Ma solo gli idioti non cambiano mai idea, e mi è piaciuta molto l'intervista che ha rilasciato il capitano del Milan Paolo Maldini dopo la sconfitta con l'Arsenal in Champions League: ovvero che bisogna essere coerenti con ciò che si è detto, ma che non si deve non cambiare idea solo perchè lo si è dichiarato pubblicamente. E Maldini negli ultimi due anni ha sofferto molti più acciacchi del "Poz", va verso i 40 anni e sente un ambiente che lo spinge a continuare. Ma non posso permettermi di sindacare la scelta di un campione come Gianmarco: però una telefonata a Maldini potrebbe farla, tra milanisti ci si intende».
La settimana scorsa Vacirca ha visionato alcune partite della Bundesliga tedesca insieme al responsabile scouting Giuseppe Sindoni. Fu nello stesso torneo che i due, lo scorso anno, rimasero impressionati da un "signor nessuno", C.J. Wallace, che sarà uno dei grandi nomi sul mercato europeo tra qualche mese.
– Dopo i recenti rinnovi contrattuali ci sono altre novità e come va visto, a lunga scadenza, l'ottimo rendimento di Mejia e Beck?
«Stiamo lavorando con grande attenzione per il futuro, ma è chiaro che prima di concretizzare movimenti rilevanti servono certezze sull'apporto degli sponsor e sui programmi conseguenti. Potremmo qualificarci per una Coppa europea, e sarebbe un traguardo di rilevanza pari alla Uefa del Palermo: la presenza della Sicilia in una competizione internazionale sarebbe un punto di svolta in positivo o in negativo. Io mi auguro la prima ipotesi, perchè significherebbe finalmente poter contare sull'apporto di un'intera regione, a livello istituzionale e commerciale. Beck e Mejia – conclude Vacirca – stanno andando bene, li valuteremo con attenzione; intanto, auguriamoci che continuino così sino alla fine di questa stagione».

Giuseppe Lazzaro

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