Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - martedì 18 marzo 2008 at 09:31

La felicità, i playoff e il futuro di Pozzecco e Sacchetti. Enzo Sindoni elogia il gruppo della Pierrel che neanche lui, seppur con tutto il suo ottimismo, poteva pensare gli regalasse 32 punti, il quinto posto e la terza vittoria consecutiva (piccolo tabù sfatato) nei tre anni di serie A.
«Quelli contro Scafati – dice il presidente – sono stati due punti importantissimi. Non abbiamo giocato bene, ma siamo riusciti a vincere comunque; merito a Scafati, che ha saputo trovare nei suoi uomini carattere e qualità. La storia insegna quanto queste partite siano pericolose, e noi avevamo più da perdere che da guadagnare essendo favoriti dal pronostico».
La mente è già proiettata a quella che può essere considerata come la gara dell'anno per la corsa ai playoff. Al "PalaFantozzi", sabato alle 21 arriva la Upim Bologna che viaggia quattro punti dietro i paladini, che ha vinto il match d'andata (92-89) e che, certamente, ha una faccia completamente diversa rispetto ad allora. «Noi abbiamo – prosegue Sindoni – quattro punti in più. Voglio ricordare che la Fortitudo, all'inizio della stagione, veniva indicata come la compagine più attrezzata, insieme alla Lottomatica Roma, in grado di contrastare la Montepaschi Siena. Comunque vada, noi ci presenteremo all'ultimo mese di stagione regolare senza avere la Fortitudo davanti e questo è già un grosso risultato. Ma nel basket non c'è il pareggio, siamo consci delle nostre possibilità e questa partita la giocheremo chiaramente per vincere, avendo rispetto dell'avversario, dando il nostro meglio e sperando di non avere quelle amnesie che domenica certe volte abbiamo accusato anche perché le qualità della Upim probabilmente non ci permetterebbero di recuperare».
Intanto Gianmarco Pozzecco è sempre più il "re" di questa città: straordinario ultimo quarto con 13 punti e tre triple in fila davanti a papà e mamma, presenti sugli spalti, e salto in tribuna per andare ad abbracciare il dirigente accompagnatore Melo Perrone. La solita domanda che suona come un ritornello: è mai possibile che il "Poz" abdichi tra un paio di mesi? Tutti sperano nell'opera di convinzione annunciata dal capitano Orsini, ma anche nelle capacità di Sindoni.
«Ho detto qualche mese fa, non ascoltato da nessuno, di non chiedere quello che Pozzecco vorrà fare a fine stagione. Ma era ovvio che questo sarebbe diventato il refrain dell'anno. Dico che non ne parlo con Gianmarco, e non ne parlerò sino alla fine della stagione. Alla fine vedremo, non voglio anticipare nulla, al "Poz" sono molto affezionato come uomo prima che come giocatore. È straordinario, fuori dall'ordinario sia nelle cose positive che negative. Però quello che Gianmarco ha dato alla nostra squadra, a Capo d'Orlando e ai Nebrodi è sotto gli occhi di tutti. Ho delle idee anche su questo – conclude il presidente – ma per ora pensiamo a completare meglio possibile questo campionato straordinario. Un passo alla volta».
Anche Meo Sacchetti merita di restare il prossimo anno. «Sacchetti – risponde il presidente Sindoni – al di là del contratto che ha già per il prossimo anno, sono sicuro che sarà il nostro allenatore nella quarta stagione in serie A. Quando qualcuno non ha voglia di restare, certo, non è un contratto a poterlo fermare; ma sono certo che il nostro rapporto proseguirà. La clausola d'uscita? C'è, ma ci incontreremo a fine stagione perché abbiamo quindici giorni di tempo. Sono oltremodo contento di avere anche vinto, con la scelta di Sacchetti, una sorta di scommessa personale per aver portato a Capo d'Orlando un grandissimo uomo prima che un grande allenatore».
Giuseppe Lazzaro

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