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Rassegna Stampa |
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Corriere di Bologna - venerdì 21 marzo 2008 at 09:51
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C'è il Diego Pastori ds biancoblù, ex-Upea, prossimo sposo. Un mix alla vigilia del primo vero confronto play off tra Fortitudo e Capo D'Orlando. Tornare in terra sicula che effetto le fa? «Sono emozionato, è la prima volta che rientro a salutare tutti gli amici. L'ambiente là è in fibrillazione, è un campo caldo e vincere non è facile. Hanno autostima e quella stessa fiducia che avevamo tre anni fa quando ottenemmo la promozione in serie A». La Fortitudo però è in forma e competitiva. «Infatti sono arrivato alla conclusione che pur non essendo un match facile, l'Aquila è in questo momento l'avversaria temibile, la squadra che può vincere in casa loro pur se reduci da tre vittorie consecutive». I biancoblù come stanno questa settimana? «Toccando ferro sono tutti in forma, anche Nelson si sta allenando. Aspettiamo le scelte tecniche del coach. C'è una serenità che non deve tramutarsi in presunzione per un girone di ritorno di prima fascia, vincenti 7 volte su dieci». Da persona sanguigna quale è, quando s'è arrabbiato di più? «Non dimenticando Belgrado, la partita più fastidiosa è stata la recente con Biella. Vivo la partita in modo viscerale, spesso preferirei stare in tribuna e non nel banco arbitrale. La verità è che non mi piace perdere mai, nemmeno quando gioco a carte con mia figlia, figuriamoci in campo». È stato più volte nell'occhio del ciclone nell'era Mazzon. Oggi cos'è cambiato? «Abbiamo fatto tanti sbagli e li abbiamo anche riparati. Mazzon è un ottimo allenatore ma i tecnici, si sa, pagano sempre prima di tutti. Nell'ultimo mese aveva perso un po' di tranquillità, poi con l'arrivo di Sakota e Forte la situazione s'è riequilibrata. La squadra ha potenzialità impressionanti ma anche tante amnesie: cerchiamo di mascherare le debolezze in maniera accettabile». Capo d'Orlando-Bologna. Due piazze agli antipodi? «Qui la pressione è soprattutto mediatica, ma ero preparato, altrimenti diventavo impiegato comunale. A Capo d'Orlando c'è più confidenza, incontri tre volte la stessa persona per le vie del centro e ti chiama per parlare di basket». Il futuro in Fortitudo è un grande punto interrogativo. «Sono concentrato al 200% sulla squadra e l'obiettivo playoff, ma nessuno potrebbe mai rifiutare la Fortitudo. Per valutazioni più concrete aspettiamo la fine della stagione». Oggi di sostanza c'è la vita affettiva: convoli a nozze con Rita proprio a Capo d'Orlando, quasi nel post-partita. «È una Pasqua davvero particolare, mi fermo due giorni extra fino a martedì ma non farò una celebrazione esagerata, bensì un matrimonio riservato, con gli amici più intimi. M'aspetta un week-end emozionante e anche un po' di sano relax». Elisa Fiocchi |
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Queste le agenzie di
Box Office Sicilia. |
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