Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Corriere di Bogna - mercoledì 2 aprile 2008 at 10:44

«Valderrama, vai a prendere il pallone che facciamo due tiri. Ci giochiamo 10 euro a canestro». Valderrama è un ragazzino di Trieste che ha recitato nel ruolo di Pozzecco nel cortometraggio che ne racconta la carriera, la voce fuori campo è proprio del Poz, capace in tre secondi di trovare un parecido razonable — un sosia, in spagnolo — al malcapitato studente di cui non conosceva il nome. Valderrama era il capitano della Colombia tre lustri fa, giocava benino a calcio ma soprattutto era celebre per il suo bulbo enorme, riccio e cotonato, ed è il primo personaggio venuto in mente al Poz guardando l'imberbe in felpa rossa. Sabato era a Porto San Giorgio, ha dominato la partita con Montegranaro, poi vinta in rimonta dai marchigiani, portando «da solo» Capo d'Orlando a +14. Assist spaziali, un paio di triple detonanti, una dimostrazione ecumenica di strapotenza. «Lo sanno tutti che sono il più forte», dice ai microfoni. Poi, ieri, al campetto bolognese, sussurra: «Non ce la faccio più, non vedo l'ora che finisca». Chiusa lì, sebbene il drappello che gli ronza attorno e s'ingrossa — un dipendente comunale si presenta per fargli firmare la canotta della Fortitudo, aveva avuto una «soffiata» — continua ad implorarlo di continuare. Potrebbe dominare ancora, se volesse, uno che a 36 anni in campo la spiega ancora a tutti e non sembra certo sul viale del tramonto.
«Mi ritiro domani, a Montegranaro è stata l'ultima», annuncia. Ma và, Poz ha abituato a stupire, ma non così. «Controllate il sito dell'Orlandina ». E figurati, per sicurezza un giretto su Internet lo si fa ma è un bel pesce d'aprile. D'altronde, a uno che ha appena comprato casa a Formentera e quando può scende ad animare la giornata al «Giallo», il dubbio di prendere il primo aereo per l'isola può venire. Manca solo un mese, poi quest'artista dei cesti, della vita, delle notti, giocherà solo al campetto. Forse.
Qui, al Playground, non c'aveva mai messo piede e al primo tiro della sua vita non tocca nemmeno il ferro. Ride Valderrama, pure il Poz è caduto nell'implacabile legge dei Giardini, dove puoi pure essere un campionissimo ma far canestro è dura. Gli servono cinque tiri, per segnare, da fuori si teneva il conto per riderci su, anche perché sul parquet vero suona un'altra musica e allora un motivo per ritirarsi bisogna pur trovarlo.
Daniele Labanti

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