Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - domenica 6 aprile 2008 at 15:22

Dopo il rocambolesco stop di Montegranaro che ha messo la parola fine alle sue legittime ambizioni di diventare la terza forza del campionato, alle spalle di Siena e Roma, la Pierrel Capo d'Orlando ritorna stasera al "PalaFantozzi" (inizio alle 18,15), determinata a centrare una vittoria che le dia l'abbrivio per le restanti quattro gare della regular season (doppia trasferta a Pesaro e Biella, turno casalingo con la retrocessa Varese e chiusura con la capolista Montepaschi). Anche se i playoff realisticamente non sono in discussione (basterà vincere le due gare interne), sarà importante aggiudicarsi anche qualche partita fuori casa per difendere l'attuale quinto posto ed evitare, così, nei quarti della post-season le corazzate Siena e Roma.
La prestazione double-face di Porto S. Giorgio contro Montegranaro è sintomatica del rendimento della formazione biancazzurra: sul parquet marchigiano ha incantato per 34 minuti sociorinando una pallacanestro spumerggiante che è valsa anche il massimo vantaggio di 14 punti, dilapidato in 369 secondi da museo degli orrori, scolpiti dal disarmante break di 19-2 a favore della Premiata.
Non renderemmo un servigio alla verità se tentassimo di spiegare il crollo finale con una sorta di fatalismo, anche se umanamente comprendiamo l'atteggiamento reticente del pur bravo coach Meo Sacchetti quando afferma: «La squadra era stanca, ci sono stati troppi tiri aperti, commessi molti falli, questa è la pallacanestro».
La Pierrel ha buttato alle ortiche i due punti perché, dopo aver difeso alla grande a "uomo" per 34', ha avuto paura di cambiare assetto nei restanti minuti, allarmata dai due iniziali canestri dal campo di Minard e Thomas. Eppure il passaggio a una difesa a zona doveva essere conseguenziale al crollo fisico dell'intera squadra, che non teneva più più l'uno contro uno tanto che Montegranaro, trascinata da un incontenibile Garris, ha realizzato 14 degli ultimi 19 punti concludendo direttamente delle penetrazioni (4), su scarico da penetrazione (2) e su tiri liberi che nascevano da falli per bloccare sempre delle penetrazioni (8). Morale: l'infelice gestione (anche nelle scelte) degli ultimi minuti con i marchigiani rimanga un fatto isolato.
Tornando alla gara di stasera, Rieti è certamente un cliente ostico, reduce dalla convincente vittoria con la Virtus Bologna e lanciatissimo per un posto nei playoff. Il coach laziale Lino Lardo fa giocare in attacco la squadra coinvolgendo tutti i giocatori, specialmente i lunghi Hurd e Helliwell, in post basso o sul perimetro. Rieti può inoltre contare su una batteria di piccoli pericolosa, a cominciare dal "tarantolato" play Morris Finley (che spettacolo sarà la sfida col Poz!), eccellente regista e micidiale cecchino nell'arco dei 6,25.
Le contromisure della Pierrel sono pronte, come ci dichiara il tecnico Sacchetti: «Sarà fondamentale la responsabilità individuale su tutte le situazioni di uno contro uno perimetrale e in post basso, così come il lavoro sul pick and roll: aggressività e aiuti che scatteranno dal lato debole saranno decisivi per soffocare il loro gioco a due. In attacco bisognerà sorprenderli con il contropiede, e contro la difesa schierata sarà importante la corretta lettura delle loro scelte per una buona circolazione di palla, finalizzata alla ricerca di un comodo tiro».
Rientrato l'allarme per la distorsione alla caviglia rimediata nell'allenamento di giovedì da Pozzecco in un contatto con Wojcik, e quindi la Pierrel si schiererà stasera col solito quintetto: Pozzecco, Mejia, Beck, Wallace e Howell.
Walter Mangano

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