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Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - mercoledì 9 aprile 2008 at 09:15

Un amarcord che si ripete. Viola o no, serie A o serie D, poco importa. Per Lino Lardo ogni scusa è buona per tornare nella sua "alma mater", quella realtà che l'ha consacrato ad alti livelli e gli ha affidato il lasciapassare di grande allenatore.
Domenica scorsa a Capo d'Orlando col suo nuovo "miracolo" Rieti (riportata in A dopo 24 anni) ha ceduto solo in un finale in cui è emersa la maggior determinazione della Pozzecco band. «Non è la stata la Pierrel brillantissima vista in altre occasioni – commenta l'allenatore originario di Loano – ma a Capo d'Orlando non è facile giocare soprattutto se non sei determinato. In Sicilia ci siamo espressi sottotono, eppure a due minuti dall'ultima sirena eravamo a -2. La differenza l'hanno fatta le prove inconsuete di Ndoja e Bruttini, giocatori importanti nelle rotazioni di Sacchetti. Il loro quattro su quattro da tre ci ha tagliato le gambe in momenti chiave del match. La Pierrel potrà essere una mina vagante dei playoff, anche perché possiede una panchina lunga. Inoltre vedo i giovani molto sciolti, tipico atteggiamento di una squadra che scende in campo divertendosi e senza pressioni. Lì ho respirato un clima positivo, è davvero una bella realtà».
E Gian Maria Vacirca, direttore sportivo paladino, ha voluto spendere parole significative per l'ex coach neroarancio. Lino Lardo, infatti, è stato l'idolo della gioventù cestistica di Vacirca, vissuta proprio a Loano: «Per una volta sono stracontento anche per me. Ho ricevuto i complimenti da Lino Lardo, e credo sia una delle soddisfazioni personali più belle da quando faccio questo lavoro. Prima della partita mi ha sussurrato "Chi l'avrebbe mai detto che ci saremmo ritrovati qui", e senz'altro mai avrei immaginato di trovarlo su un campo, a questo livello, da avversario seppur in ruoli diversi».
Per certi versi una storia cestistica simile: Vacirca ha fatto la trafila da dirigente nelle "minors" a Voghera, Desio per poi approdare a Castelletto Ticino. Domenica a Capo d'Orlando l'abbraccio con Lardo: «Mi sono avvicinato al basket guardandolo giocare nel Basket Club Loano, è stato il mio primo idolo quando ero bambino, ho seguito tutta la sua carriera da Torino a Forlì a Verona e poi Bergamo dove ha iniziato ad allenare in serie B. È stato un ottimo giocatore, ora è un grande tecnico e ha tanta carriera davanti a sè. Lo ringrazio di cuore».
La visita di Lardo a Reggio Calabria per incontrare i giovanissimi della Scuola Basket Viola inizialmente avrebbe dovuto essere a "sorpresa", «ma con Giuse Barrile non esiste niente di casuale, tutto va programmato, ed ecco che sono stati loro a farmi la sorpresa».
Valerio Chine'

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Queste le agenzie di Box Office Sicilia.

Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti.

 

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