Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - venerdì 11 aprile 2008 at 09:42

L'ultima sfida. Gianmarco Pozzecco conferma, se mai ce ne fosse ancora bisogno, il ritiro a fine stagione; ma prima vuole chiudere alla grande, non solo portando ai playoff la Pierrel ma, se possibile, ancora più in alto. Proclama lanciato alla vigilia della partenza della squadra oggi (alle 15 decollo da Catania) in vista dell'anticipo di domani sera su Sky, alle 21, all'"Adriatic Arena" contro la Scavolini Spar Pesaro che, con 30 punti, ha necessità di vincere per non rischiare di rimanere esclusa dal ballo delle "magnifiche otto".
Sarà la prima volta in assoluto per l'Orlandina contro il mitico team biancorosso nelle Marche in gare di campionato (esiste un precedente in B1, ma contro la vecchia Spar) e la gara sarà diretta da Tola, Seghetti, Ursi. Il duello, non incrociato, ma fra due grandi miti, il "Poz" e il rientrante Carlton Myers nobiliterà ulteriormente i 40'.
«Dico onestamente– attacca Pozzecco – che il confronto tra me e Myers interessa più il contorno, perché fondamentalmente conta la partita. Mi farà piacere rivederlo e giocarci contro dopo essere stato compagno di tante battaglie, ma non cambia assolutamente niente. Però è logico che, per la gente e per la pallacanestro, in una partita del genere questo duello sia un po' uno spettacolo nello spettacolo».
– Come vedi questa prima di tre trasferte nella volata verso i playoff?
«Noi siamo abituati a vivere alla giornata, quindi il fatto di dover giocare tre volte fuori casa nelle ultime quattro gare della regular season e di avere due trasferte di fila è relativo. Andiamo a Pesaro per vincere, come abbiamo fatto quest'anno in qualunque situazione si sia presentata. Sappiamo di avere fatto bene fino ad ora, soprattutto in trasferta, quindi siamo responsabilizzati a giocarci la nostra gara per ottenere il massimo».
– Sei d'accordo con il fatto che potrete essere la mina vagante nei playoff, non avendo nulla da perdere come ha detto il coach di Rieti, Lino Lardo?
«Io sono abituato a sentire quello che dice il mio allenatore e non il parere degli altri. Parlare di playoff per noi era un sogno e, fino a quando non si materializza veramente, non voglio pensare ad altro; anche nei termini che non mi interessa sapere quello che faremo. Il nostro obiettivo è quello di andarci, siamo molto vicini a questo sogno. Lì si gioca tutto un altro campionato, le partite sono emozionanti, diverse e tutto può accadere. Se mai dovesse succedere, per me sarà stupendo chiudere la mia carriera giocando i playoff».
A scanso di equivoci, il "Poz" intende dire «se mai dovesse succedere di giocare i playoff» e non perché nutra dubbi sul ritiro. Anzi, la conferma arriva dopo l'ennesima dimostrazione di affetto tributatagli domenica al "PalaFantozzi" dai tifosi reatini, che hanno appeso lo striscione "Poz non smettere".
«Sono cose che mi rendono assolutamente felice, ma ringrazio anche Capo d'Orlando, che mi ha messo nella condizione ideale in questa stagione fantastica per poter ricevere questo tipo di manifestazioni. Io sono rispettato – conclude il play biancazzurro– soprattutto perché rispetto la maglia che indosso ed è merito mio, ma è merito anche di tutti».
Sono le ultime partite di una battaglia vissuta sui parquet per questo straordinario interprete della pallacanestro, ma anche dalle grandi doti umane che ha dimostrato a Capo d'Orlando. Il "Poz" si presenta alla volata per i playoff con numeri di altissimo livello: 17 punti di media e ottavo posto nella classifica dei realizzatori con il 48.6% da due, il 35.7% dall'arco, l'88.4% dalla lunetta, 2.7 rimbalzi, 7.9 assist (primo nella specialità) e 18.4 nella valutazione, ottavo assoluto e secondo italiano dopo Gallinari.

Giuseppe Lazzaro

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