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Rassegna Stampa |
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Gazzetta del Sud - lunedì 21 aprile 2008 at 16:15
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La presunzione d'innocenza vale anche nella pallacanestro. La Pierrel non ha voluto perdere ieri sera al "Pala Fantozzi" per regalare alla Cimberio la chance di non chiudere la stagione all'ultimo posto (ipotesi, allo stato, frustrata dalla concomitante vittoria di Scafati con la Virtus), tanto per i biancazzurri chiudere al quinto o al sesto posto sarebbe cambiato poco. Ma vallo a spiegare ai 3.000 tifosi di fede biancazzurra che quell'indecente finale di gara scolpito da un parzialone per gli ospiti di 31-14 negli ultimi 6'42" (si passa dal 73-63 per i paladini al clamoroso 87-94 che chiude l'incontro) è da imputare esclusivamente ad un improvviso e collettivo calo di concentrazione e, quindi, di rendimento sui due lati del campo, dal quale si è salvato il solo Beck. E l'ala messicana non ha nulla da rimproverarsi sull'infausto epilogo perché in 29' ha fatto ammattire il suo dirimpettaio Boscagin, fatturando 21 punti con 19 di valutazione. E non si tiri in ballo un eventuale, improvviso smarrimento per le vicende giudiziarie che vedono ristretto in vinculis il presidente Enzo Sindoni. Anzi, come dichiarato alla vigilia da coach Sacchetti, i guai capitati al primo tifoso dell'Orlandina dovevano costituire una forte motivazione per i giocatori. Senza tacere – e questa è l'annotazione più importante – che regalando inscientemente (sempre per la presunzione d'innocenza) la partita a Varese, la Pierrel ha rinunciato a contendere il quarto posto a Montegranaro, sconfitto a Teramo. Non sta scritto da nessuna parte che in un campionato che sfugge ad ogni logica, la Pierrel, nell'ultimo turno, non avrebbe fatto il grande colpo a Siena contro una squadra con la testa rivolta alle Final Four Eurolega di Madrid della settimana successiva (2-4 maggio), e Montegranaro non sarebbe inciampato con Udine. A parità di punteggio e l'1-1 negli scontri diretti, la migliore differenza canestri avrebbe premiato la Pierrel per il 4. posto. La partita? Si può tagliare con un'accetta in due parti: per 33' e rotti si è vista sul parquet un'Orlandina briosa e a tratti anche travolgente, in grado di poter chiudere l'incontro in qualsiasi momento con la regia del "Poz", le fiammate di Beck e la presenza dominante a rimbalzo di Howell e Wallace, cui rispondeva Varese con le qualità balistiche di "Jack" Galanda (24 punti e 9/15 dal campo, top scorer) e la concretezza di Lloreda (17 punti, 11 rimbalzi). La Pierrel conclude il primo quarto avanti di sei (24-18), difende il vantaggio all'intervallo (46-40), allunga a +9 al 30' (68-59) e a +11 in avvio dell'ultimo quarto (72-61 a -8'18"). A questo punto i paladini decidono di non giocare più propiziando la rimonta di Varese che, senza fare sfracelli, rosicchia punto su punto con un Holland talentuoso ma incostante ed un volitivo Galanda che a -54" realizza la tripla del sorpasso (83-85). Dopo succede che viene fischiato uno "sfondo" a Mejia a 44", mentre Boscagin fa 2/2 dalla linea a 42" (83-87). Accorcia l'irriducibile Beck da due a 34" (85-87), gioco da tre punti di Lloreda a 25" (85-90) e colpo di grazia del solito Galanda dalla lunetta: 2/2 per il provvisorio 85-92 a 16". "Pala Fantozzi" ammutolito e arrabbiato. Sconfitta da contestualizzare: ma non era Varese la squadra retrocessa?
Walter Mangano
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