Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - giovedì 24 aprile 2008 at 09:37

Da un paio di mesi una vicenda in casa Orlandina stava assumendo contorni sempre più chiari: per confermare Meo Sacchetti ed evitare che il coach varesin-pugliese si avvalesse della clausola d'uscita, firmando per uno dei club che stavano facendo la fila, bisognava sedersi in fretta a tavolino, dimostrare (corteggiandolo) grande considerazione per lui, strappare il precedente accordo e stipularne uno nuovo.
Dopo una serie di prevedibili schermaglie, durate qualche settimana, il tanto auspicato incontro con l'agente dell'allenatore (Virginio Bernardi) è avvenuto poche ore prima della vittoriosa gara di Biella. La proposta, economicamente interessante, è stata messa sul piatto: vecchio contratto annullato, nuovo biennale con scadenza giugno 2010 e soprattutto nessuna possibilità di uscita. Né per Sacchetti, né per Capo d'Orlando.
Qualche giorno per pensarci su, una lunga e ponderata valutazione assieme alla moglie – che insegna a Varese ed è stata fondamentale nella decisione – e ieri mattina è arrivato l'atteso sì. Un segnale forte in un momento molto particolare nella vita della società messinese.
Il matrimonio quindi continua ed è l'ennesima mossa azzeccata di una stagione magica. Ad un mercato ai limiti della perfezione portato avanti nella scorsa estate ed ai risultati eccezionali ottenuti sul campo, si sono aggiunti la cessione di Diener a Siena in cambio di tanti euro; le brillanti operazioni di prolungamento con Slay, Falls, Wojcik (che però potrebbe andare via); gli ingaggi in corso d'opera di Beck e Mejia (i quali hanno subito spazzato via i dubbi, trasformandosi in certezze) e adesso la conferma dell'uomo del miracolo Meo Sacchetti. Il quale sa benissimo che non sarà facile ripetere i clamorosi successi di quest'anno.
(Ri)costruire a Varese, Udine o in piazze ugualmente ambiziose sarebbe stato più comodo e redditizio. Ma chi ha vinto un oro europeo, un argento olimpico, giocando 567 partite in A (con quasi 7200 punti realizzati) e 135 in Nazionale non può certo avere timore di ripartire in un piccolo centro come Capo d'Orlando. È una sfida che a 55 anni è pronto a rivincere, sorretto dalla classe, dall'umiltà e dall'umanità.
Adesso non resta che la ciliegina sulla torta: l'estensione per l'altro "deus ex machina" biancazzurro Gianmaria Vacirca. Ma è ancora presto per parlarne: allenatore e general manager si muovono ormai su strade indipendenti.
Sacchetti da oggi può pensare a farsi ricrescere gli storici baffi, in attesa di realizzare una nuova impresa e di "perdere" altre scommesse. Ancora a Capo d'Orlando.
Paolo Cuomo

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