Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - giovedì 24 aprile 2008 at 09:37

Prima di essere un eccellente allenatore, è un grande uomo. È questo il giudizio della tifoseria e della città sulla decisione di coach Meo Sacchetti di restare altri due anni all' Orlandina, proprio nel periodo più difficile della società, per vicende extra-cestistiche. «La questione - dice Sacchetti - è stata affrontata di recente dal presidente Sindoni e dal mio agente Virginio Bernardi. Poi però c'è stato il fulmine a ciel sereno che ha coinvolto la nostra società. Ho valutato la situazione e ho deciso che era giusto fare adesso questa scelta e cioé restare all'Orlandina».
- In questi mesi si era parlato di un suo futuro altrove, in particolare nella "sua" Varese per rilanciare la gloriosa società lombarda appena retrocessa: cosa c'era di vero?
«Niente di particolare. Un mio amico, davanti a questa possibilità ha ipotizzato qualcosa, ma con tutti i condizionali del caso. È logico che c'è alle spalle il mio passato da giocatore, da capitano e da tifoso di Varese. Ma prima di tutto bisognava definire la mia posizione con Capo d'Orlando. Certo, se avessi deciso di non rimanere in Sicilia, avrei potuto prendere in esame Varese o altre soluzioni».
- Per quali motivi, allora, ha scelto di restare all'Orlandina?
«Sono molto sentimentale, in certe situazioni ho delle vibrazioni positive soprattutto con le persone che vanno oltre il basket e il progetto. E le vibrazioni che Capo d'Orlando mi ha dato sono molto forti. Ho conosciuto persone eccezionali. E per quanto riguarda il basket mi ha sorpreso che tutti i giocatori si sono sempre trovati bene e parlano di questa realtà in termini entusiastici. Sarà l'ambiente, il sole, il mare o qualcos'altro: chi arriva qui riesce a tirare fuori sempre il massimo».
- La sua stagione straordinaria avrà una coda che la renderà eccezionale: i playoff. Come vi state preparando al grande evento?
«Sicuramente abbiamo raggiunto un traguardo molto importante. Ricordo ancora una volta che la nostra è una squadra un po' particolare. Dobbiamo esprimerci su certi ritmi e abbiamo già dimostrato di potercela giocare con tutti. Ci tuffiamo nei playoff con molta serenità, sperando di ricevere risposte positive. Passare il primo turno è il nostro obiettivo».
- Continuerà il binomio Sacchetti-Vacirca?
«Dovete chiederlo a lui. Io ho fatto la mia scelta perché ho avuto le mie risposte. Adesso dovrà essere Gianmaria a fare le sue valutazioni, familiari e sportive».
Giuseppe Lazzaro

Indietro - Stampa