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Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - martedì 29 aprile 2008 at 09:43

Vabbene lo spirito vacanziero, il lavoro di preparazione psicofisica al primo turno dei play-off con garauno prevista per domenica 11 maggio ad Avellino, la presenza di Pozzecco solo per onor di firma e per ritirare la targa premio alla carriera consegnata dal presidente di Montepaschi Giorgio Mussari prima del match, ok tutto quello che volete, ma come spiegare il meno 57 di Siena con appena 46 punti segnati ed un parziale di passaggio sul 57-7 dallo 0-4 iniziale? “Più che una vacanza è stato come vivere un incubo di cui tutti avremmo fatto volentieri a meno – afferma il direttore generale Ciccio Venza, ieri mattina a Bologna a partecipare alla riunione di Lega che ha definito il quadro dei play-off scudetto – ma non vorrei che oscurasse lo straordinario risultato che abbiamo ottenuto, sarebbe profondamente ingiusto. Personalmente è la sconfitta peggiore che ricordi ma sicuramente quella di Siena non è la Pierrel che vedremo nei play-off e cioè una squadra che vuol recitare un ruolo importante e non da comparsa, pericolosa nei finali dove conta l'esperienza ed i nervi d'acciaio”. A proposito di play-off l'avversario dei quarti Avellino era alla vigilia dell'ultimo turno e tale è rimasto anche se per qualche istante si era sperato in un ko di Roma e nella possibilità di incontrare la preferita Montegranaro. “Confermo che un avversario valeva l'altro – continua Venza – e che visto che dobbiamo giocare ogni due giorni sul piano logistico la trasferta di Montegranaro era più impegnativa, mentre quella di Avellino lo è decisamente meno. Comunque tutti stiano tranquilli, nella serie con Avellino ci sarà la migliore Pierrel e concedo agli irpini il 51% di possibilità di passare il turno solo perchè ha l'eventuale bella in casa”. Tornando alla figuraccia di Siena è il ko più ampio dalla B a salire per la società paladina (il passivo più pesante risale al torneo di serie C 1986-87 in casa contro Cefalù, ovvero meno 63 sul 68-131), che proprio a Siena aveva conosciuto con 32 punti lo scarto peggiore in serie A, ed i 46 punti rappresentano il minimo storico dopo i 57 di Biella un anno fa. Nell'era moderna è andata anche peggio dei 51 segnati (contro 64) in C1 nel 1995-96 contro il Cus Catania, mentre irraggiungibili in negativo so i 16 punti (a 75) nella serie D 1974-75 in casa contro Comiso. Per fortuna in serie A il record negativo da quando c'è il tiro da tre punti (1985-86) è stato registrato sempre a Siena quando costrinse Avellino tre stagioni fa a segnare appena 42 punti (contro 87), ma quello della Pierrel è al secondo posto ex-aequo con Trieste.
Claudio Argiri

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