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Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - lunedì 5 maggio 2008 at 09:48

Inizia oggi la lunga settimana che sfocierà nello storico esordio nei playoff scudetto della Pierrel, che sarà impegnata domenica sera (ore 21, diretta su Sky) ad Avellino contro la Air in gara-1 dei quarti di finale.
Una settimana in cui la tensione crescerà sensibilmente, al pari delle aspettative dei biancazzurri e della tifoseria? «Bisogna fare una premessa – dice coach Meo Sacchetti, assoluto protagonista di questo grande traguardo insieme al direttore sportivo Gian Maria Vacirca –. La pallacanestro nei play-off cambia, rispetto a quella che si è giocata nella regular season. Sicuramente ci sarà un altro clima, più da battaglia e con una maggiore tensione. E allora anche noi dobbiamo adeguarci e cambiare il nostro atteggiamento. Dovremo essere, non dico più cattivi ma più forti, più duri o qualcosa del genere. Vedremo se ne saremo capaci. Se ce la faremo a mutare questo atteggiamento e a eliminare alcuni estetismi di troppo e mettere al contempo più cattiveria, allora potremo fare bene».
– Avellino può contare su una addizione non indifferente sotto canestro che si chiama Campbell ma anche voi potete contare su un inatteso uomo in più che è Tamar Slay: qual è il suo grado di condizione? Lo potrebbe schierare, magari non nella prima partita, ma nel corso della serie?
«Sicuramente Tamar sta lavorando bene e lo abbiamo già messo dentro, negli allenamenti, nel cinque contro cinque. Ha bisogno ancora di qualcosa; logicamente dopo tre mesi di stop, gli manca il ritmo della partita a tutto campo e per una gara da playoff non si tratta di giocare per metà del parquet o nelle tipiche situazioni di allenamento. Dobbiamo valutarlo meglio, in questa settimana giocheremo delle partitelle su tutto il campo per vedere quale sarà la sua reazione e valuteremo la situazione».
Insomma, aumentano le possibilità che Slay possa giocare contro Avellino, magari non proprio domenica ma, in base al risultato che scaturirà al "Pala DelMauro", almeno in gara-due, martedì 13 al "Pala Fantozzi".
I confronti con Avellino sono sull'1-1 in stagione regolare, le due squadre si conoscono abbastanza bene e allora è lecito chiedere quali sono i meccanismi sui quali Sacchetti e gli assistenti Ducarello e Condello stanno lavorando per superare il difficile scoglio di una squadra terza in stagione regolare e vincitrice della Coppa Italia. «Avellino – prosegue il tecnico paladino – è una squadra con una dimensione diversa dalla nostra. Noi ne abbiamo una esterna, basata sul gioco perimetrale. Loro hanno un playmaker come Green che fa giocare la squadra ma che, in certi momenti, riesce a essere devastante in attacco e pure in difesa. Hanno un giocatore sotto canestro di grande livello, che è Eric Williams, e poi c'è Devin Smith che gioca bene in campo aperto. Hanno un gioco interno migliore rispetto al nostro anche se noi siamo molto più perimetrali sotto questo aspetto».
– Vuole lanciare un appello ai tifosi che stanno preparando la trasferta?
«Al pubblico noi dobbiamo solo dimostrare qualcosa in più di quello che abbiamo fatto nelle ultime giornate. Anche se abbiamo raggiunto i playoff, che sono un buon risultato, non vogliamo sicuramente finire la nostra splendida avventura già al primo turno. Senza pressioni – conclude Sacchetti – possiamo giocare la nostra pallacanestro e giocarci le nostre carte per cercare di passare il turno e approdare in semifinale».
Oggi rientra Adam Wojcik che ieri ha assistito alla prima comunione dei figli gemelli. Il contributo che ai playoff potrà fornire il "professore" sarà senza dubbio notevole (magari con un minutaggio elevato) in termini di classe e soprattutto di esperienza anche perché i movimenti del lungo polacco possono mettere in difficoltà un centro sicuramente temibile e dalle spalle larghe come Williams.

Giuseppe Lazzaro

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