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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - martedì 13 maggio 2008 at 09:47
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Si decide tutto sotto canestro. Non ci sono altre chiavi tattiche per inquadrare il confronto tra le rivelazioni Capo d'Orlando e Avellino. Gara-1 ha detto chiaramente che la serie si decide in area, in particolare quella biancazzurra, se è vero che due giorni fa Avellino ha conquistato 19 rimbalzi offensivi, dominando con l'ottimo Eric Williams, il giocatore più in forma di tutti i playoff scudetto. E i quattro lunghi biancoverdi hanno realizzato oltre la metà dei punti totali di squadra (54 su 103). Il re dei rimbalzi C.J. Wallace ha sofferto parecchio la fisicità degli avversari ed alla fine la differenza, in negativo, l'ha fatta la sua prestazione sottotono. Se l'americano destinato alla Benetton cattura solo cinque palloni e gioca 26 minuti causa falli, è difficile per l'Orlandina realizzare l'impresa contro una formazione che viaggia come un treno, dall'organico profondo e dalla forma strepitosa (otto vittorie nelle ultime nove esibizioni). La Pierrel è uscita dal "PalaDelMauro" molto stanca, ma soddisfatta. Ha dato vita con l'Air a una partita spettacolare, per ampi tratti ha giocato molto bene, trascinata dalle solite invenzioni di Pozzecco sul "pick and roll" (gli 11 assist sono record eguagliato nei quarti dei playoff), ha avuto tanto in attacco dal trio Howell-Beck-Mejia, ma è mancata nello sprint finale, quando i tiri sono giunti al termine di azioni poco fluide. L'1-0 è arrivato anche per merito di Marques Green che nei primi tre quarti ha fatto giocare superbamente la squadra (alla fine 8 assist), mentre quando c'era bisogno dei suoi punti ha piazzato tre triple determinanti nella costruzione dell'allungo. Avellino è forte ed ha mille soluzioni tattiche, anche se l'assenza per infortunio di Righetti - determinante per ricucire lo strappo iniziale - rischia di pesare. Ecco perché il lavoro sul perimetro della coppia Beck-Mejia sarà fondamentale per creare delle crepe nel meccanismo perfetto degli irpini. L'obiettivo di Capo d'Orlando è arrivare a gara-4 di sabato al "PalaFantozzi". Per vincere stasera servirà tanta pazienza sui due lati del campo. Ago della bilancia sarà anche la condizione fisica della stella Pozzecco, da cui si attende l'ennesima prestazione tutta cuore, testa e orgoglio. Dalle dalle sue gambe, che sembrano un po' stanche dopo la battaglia di avant'ieri, dipende il destino biancazzurro. Per il playmaker triestino potrebbe essere una delle ultime esibizioni e dopo una stagione eccezionale, il suo addio alle scene non potrà che essere in linea con quanto di bello ha espresso la sua fulgida carriera. Al resto, penserà Meo Sacchetti che ha in mente qualche sorpresa, ma non (a meno di ripensamenti dell'ultima ora) l'utilizzo di Tamar Slay. Con la sua infinita esperienza, l'argento olimpico di Mosca '80 potrà dare una svolta ai playoff biancazzurri. L'ultima "palla" è nelle mani dei tifosi. Splendidi, come sempre. Ad Avellino il grido "Orlandina, Orlandina" si è sentito chiaro e forte. Stasera il loro entusiasmo sarà fondamentale per tornare giovedì in Campania sull'1-1. Paolo Cuomo |
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Queste le agenzie di
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