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Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - lunedì 26 maggio 2008 at 09:10

La Pierrel del futuro (con il ds Vacirca ieri confermato ufficialmente) quasi sicuramente dovrà coprire il vuoto che lascerà sotto i tabelloni Adam Wojcik, tornato nella sua Polonia dopo aver deluso le aspettative come era d'altronde successo nella sua precedente uscita fuori dai confini familiari. Evidentemente il “professore” polacco stenta ad insegnare lontano da casa dove è unanimemente riconosciuto come il miglior giocatore della storia grazie alle performance con la sua nazionale e gli 8 scudetti vinti indossando la casacca del glorioso Prokom. Quando è emigrato per una sfida con se stesso Wojcik ha fallito, ovviamente, limitatamente all'esperienza con la Pierrel, non completamente per colpe sue. Il quasi 40enne lungo polacco ha classe cristallina e mano “educata” ed in avvio di stagione pareva poterlo dimostrare anche in serie A. Che non sia un cattura palloni ed un combattente lo si sapeva e si capisce dalle cifre globali che dicono di appena 78 rimbalzi (2.1 a match) in 37 gare giocate, cioè tutte e questo va a suo favore, nonostante le fatiche della scorsa estate quando ha disputato gli europei con i biancorossi. Tra l'altro Adam è sempre andato a segno anche se la media punti si è abbassata rispetto alle prime 11 partite, delle quali chiuse in doppia cifra, mentre nelle restanti 26 fatto 10 o più punti solo altre 4 volte. Globalmente 12 partenze in quintetto con 577' sul parquet (15,6 a incontro con un top di 31 con la Benetton) e 278 punti realizzati (7,5 di media con l'high di 24 ad Avellino nella regular season) con un ottimo 60,7% da due (88/145), 9 schiacciate, 18/46 da tre (39,1%) ed un deludente 48/82 ai liberi (58,5%). Due volte uscito per falli, Wojcik ne subiva abbastanza nella prima fase salvo cedere drasticamente nella pericolosità e nel rendimento in coincidenza con l'esplosione di Howell con cui non è quasi mai stato provato in coppia, anche per “colpa” di un Wallace galattico e insostituibile. L'indice di valutazione dell'ala-pivot dell'est è stato di 233 con una media di 6,3 a match ed un massimo di 29 ad Avellino contro cui ha disputato probabilmente la miglior prestazione stagionale ed altrettanto quasi certamente l'ultima gara in maglia Pierrel. Il fatto che a gennaio abbia firmato il rinnovo fino al 2009 non impedisce a Wojcik ed alla stessa società di guardarsi attorno, con un ritorno in patria sempre più gettonato anche perchè per rendere al meglio avrebbe bisogno di avere più minutaggio e magari un sistema di gioco che il riconfermato coach Sacchetti non è riuscito a disegnargli. In ogni caso Adam si è distinto per la sua eleganza e correttezza visto che mai è andato fuori le righe in campo e fuori, anche quando bastava un piccolo errore per farlo sedere in panca. Però non ha fatto molto per meritarsi maggior fiducia, quindi un addio senza rancore potrebbe essere la soluzione migliore per tutti.
Claudio Argiri

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