Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - giovedì 29 maggio 2008 at 12:39

Se a Capo d'Orlando è arrivato per questioni di pancia come aveva dichiarato un anno fa sentendo buone sensazioni che gli venivano da dentro, ora coach Meo Sacchetti ci rimarrà per altre due stagioni perché lo dicono la testa e il cuore. Insieme al contratto fino al 2010, l'ex varesino firmerebbe per ripetere quello che è riuscito a fare con la sua Pierrel nell'ultimo campionato del suo pupillo Gianmarco Pozzecco, anche se sa benissimo che le difficoltà saranno notevoli e che arrivare in alto è certamente più semplice che restarci. “E' stata un'annata eccezionale da tutti i punti di vista – sottolinea l'ex ala della nazionale – anche se abbiamo due piccoli rimpianti nell'essere arrivati alle final eight di Coppa Italia ed ai play-off scudetto non nelle nostre migliori condizioni psicofisiche. Però l'aver ottenuto la storica qualificazione ad entrambe le competizioni ed il diritto a partecipare alla Uleb Cup rimane e ne siamo orgogliosi, pur avendo dovuto superare parecchi ostacoli. In primis l'infortunio di Pozzecco nelle prime sei giornate, poi la partenza di Diener, un affare al quale la società non poteva dire di no, e l'infortunio di Slay, anche se poi siamo stati bravi e fortunati nel trovare due sostituti validi come Mejia e Beck, non delle stelle ma perfettamente integratisi nel gruppo. Infine il problema al tendine d'Achille di Pozzecco, che ne ha limitato rendimento e allenamenti, Wallace che ha avuto la borsite al gomito, e poi, proprio nel momento più bello dell'anno con la vittoria della qualificazione ai play-off a Biella, quello più brutto con l'arresto del nostro presidente Enzo Sindoni l'indomani”. Proprio nei giorni successivi Sacchetti ha messo nero su bianco al nuovo contratto biennale che lo stesso patron ed il suo procuratore Virginio Bernardi (ex coach) avevano già delineato nel viaggio in Piemonte. Un gesto da grande uomo che non è passato inosservato. “Giusto così – continua – ed è stata mia moglie, pur sapendo che saremo ancora lontani, a stimolarmi a restare anche perché Enzo aveva avuto fiducia in me prendendomi dalla Legadue da sconosciuto a questi livelli come allenatore, ed anche per questo lo dovevo ripagare in un periodo difficilissimo per lui e la società. Ora ripartiamo senza Waalace e Pozzecco, avremo un playmaker americano ed un altro tipo di squadra, speriamo faccia bene come quella vecchia”.
Claudio Argiri

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