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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - sabato 31 maggio 2008 at 09:17
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Sarà una Pierrel con un puzzle profondamente rinnovato quella che nascerà per la sua quarta stagione in serie A. Lo dicono il direttore sportivo Gianmaria Vacirca e coach Meo Sacchetti, giunti al terzultimo giorno di osservazione a Orlando dei predraft della Nba. Lo starting five perderà rispetto all'anno scorso, oltre a Pozzecco (che si è ritirato) e Wallace (fresco di firma su un contratto biennale da un milione di dollari complessivo con la Benetton Treviso), anche Beck, Mejia e, probabilmente, Howell al cui procuratore, nelle ultime ore, pare sia giunta una richiesta economica fortissima da una compagine di serie A. Quindi, intorno all'unico confermato Tamar Slay (che ha esteso il proprio contratto con l'Orlandina sino al 2010), bisognerà trovare una guardia, due lunghi e, soprattutto, un play (quasi sicuramente americano) che sappia essere il punto di riferimento per il dopo-"Poz". Per quanto riguarda i cambi, è ancora lontana l'eventuale conferma di Fabi; sono invece sotto contratto Falls, Orsini, Wojcik e Ndoja ma, probabilmente, oltre al capitano solo quest'ultimo rimarrà in biancazzurro viste le incertezze manifestate da Falls negli ultimi due mesi di stagione (anche evidenti lacune a livello tattico) mentre il "professore" polacco chiede garanzie, a livello di minutaggio, altrimenti è pronto ad uscire dal contratto firmato sino al 2009. Quindi potrebbero rendersi necessarie un bel po' di riserve in diversi ruoli, anche se una già c'è: il primo acquisto della nuova stagione, il lungo canadese con passaporto italiano Philip Martin. «Siamo molto soddisfatti della firma di Phil Martin – dice Vacirca – è un giocatore di cui conosciamo bene pregi, difetti ma soprattutto valore della persona. È un ragazzo delle Isole Hawaii, che vivrà sul mare e che di conseguenza ha gradito molto la destinazione e il fatto che, nonostante una stagione non esattamente scintillante a Novara, ci siamo ricordati di lui. Io e Sacchetti crediamo che la conoscenza reciproca e le qualità umane in quasi tutti i contesti avvantaggino giocatore, allenatore e management. Per Martin è valso questo tipo di ragionamento, oltre alla sua adattabilità al nostro sistema di gioco. Lo abbiamo preso per due anni, cosa che vorremmo fare anche con altri giocatori, perché crediamo che Phil abbia ancora margini di miglioramento: ha voglia di fare e lavorerà duro». Proprio dal responsabile dell'area tecnica dell'Orlandina arriva una conferma relativa al paventato rinnovamento totale accennato sopra. «Con il tecnico Sacchetti – prosegue Vacirca – saremo a Capo d'Orlando lunedì con la relazione sul viaggio negli Usa, che faremo al presidente Enzo Sindoni, e parecchie idee su giocatori e costruzione di una squadra che, giocoforza, sarà profondamente rinnovata rispetto alla stagione scorsa. Non abbiamo paura degli azzardi, d'altronde siamo qui per vincere un'altra sfida». A Orlando ci sarà un pour parler con Sammy Mejia, che lì si trova: «Dobbiamo parlare con la guardia dominicana nelle prossime ore – conclude il ds paladino – vedremo un po'». La sensazione è che sia stato proprio Mejia, e non Vacirca, a chiedere un colloquio per vedere se vi siano delle possibilità per una riconferma a Capo d'Orlando, che appare tuttavia lontana malgrado la buona stagione della guardia di colore. In quel ruolo, infatti, Sacchetti vuole un terminale offensivo, un po' come Drake Diener che, a Siena, sembra finito nel dimenticatoio: tribuna con il rientro di Kaukenas e, al momento, nessuna estensione di contratto. Potrebbe ripartire da Capo d'Orlando? Difficile, anche per quanto avvenuto al momento della partenza come ebbe a dire Vacirca stesso: «Una cosa brutta di questa splendida stagione? La partenza verso Siena di Diener senza salutare nessuno». Infine, ennesimo riconoscimento per Gianmarco Pozzecco. Il play, che ha chiuso a Capo d'Orlando la propria straordinaria carriera, è stato premiato dalla Toshiba (sponsor della Legabasket) insieme a Danilo Gallinari (miglior Under 22), Sharrod Ford (miglior stoppatore) e Ferdinando Minucci (miglior dirigente). Ma il vero protagonista è stato proprio il "Poz": oltre al premio di miglior assist man già ricevuto ad Avellino, «vista la sconfinata simpatia che tutti gli appassionati italiani hanno dimostrato nei confronti di uno dei giocatori più amati di ogni tempo, tributandogli applausi e cori anche da avversari», Toshiba e Legabasket hanno deciso di assegnargli il Premio "Fair Play" che l'ex playmaker azzurro riceverà durante l'intervallo di una delle partite della serie finale.
Giuseppe Lazzaro
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