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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - martedì 10 giugno 2008 at 10:14
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Nulla trapela in casa Orlandina, perché tutto è ancora fermo. Ed è giusto così. Oggi è il 10 giugno e tempo per costruire la squadra ce n'è tanto. Il general manager Gianmaria Vacirca è all'Eurocamp di Treviso, attivissimo ad allacciare contatti, parlare con agenti americani e no, valutare giocatori. Il primo obiettivo, comì'è noto, è l'ingaggio di un playmaker extracomunitario forte e di carisma che possa sostituire il grande Gianmarco Pozzecco. Non è una scelta facile, se si pensa a quanto ha lasciato in "eredità" il fuoriclasse triestino. Si può puntare su elementi conosciuti, anche a livello nazionale, oppure su giocatori importanti, ma poco noti al grande pubblico. Esattamente com'è stato per C.J. Wallace, rivelatosi un campione in grado adesso di dominare in Europa, nei prossimi anni, con la maglia della Benetton. Conoscendo Vacirca e le sue capacità di "inventore" propendiamo per la seconda ipotesi, anche se tra i nomi sotto osservazione ci sarebbero i già noti Troy Bell, che dopo essere stato tagliato da Biella (dove è andato a corrente alternata con 15.6 punti e 4.1 rimbalzi) ha fatto bene a Casale in Legadue (in 7 gare 21.1 punti e 3.2 rimbalzi) e l'esperto Marcus Hatten, il migliore della retrocessa Legea Scafati con 16 punti, 5 rimbalzi e diverse partite di spessore. Si tratta di due playmaker-realizzatori, entrambi 27enni, che in attacco sanno fare un po' tutto. Poi c'è un terzo americano in questo momento sotto la lente d'ingrandimento, che avrebbe destato particolare interesse e che rientra nella tipologia preferita da Vacirca e dallo staff tecnico biancazzurro. Non è un nome che dice molto alla grande platea, ma di sicuro ha qualità eccelse, che è in grado di esprimere anche in un campionato difficile come quello italiano. Si tratta di T.J. Thompson, 26 anni da compiere, 177 cm di fosforo e talento. Un vero folletto. Ha giocato in Francia, nel Le Havre, squadra che ha trascinato sino ai playoff scudetto, dove è stata eliminata in tre partite dal Roanne, campione uscente e adesso finalista. Thompson (che l'anno scorso era sempre in ProA all'Hyeres Toulon e prima nella Cba agli Albany Patroots), ha chiuso con 15.4 punti, 6.6 assist e buone percentuali (oltre il 50% da due e l'80% dalla lunetta). La migliore prestazione dell'anno proprio nei quarti, nella larga vittoria casalinga sul Roanne: 28 punti, con 8 triple, 8 assist e 36 di valutazione. È stato compagno di squadra di Marcellus Sommerville, un altro ottimo giocatore del "sommerso" continentale, che di professione fa il numero "quattro" pur non essendo neppure due metri. Fosse stato solo qualche centimetro più alto, avrebbe già firmato per sostituire Wallace nel cuore dei tifosi.
PAOLO CUOMO |
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