Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - lunedì 16 giugno 2008 at 14:56

Con la stagione andata ufficialmente in vacanza appena mercoledi scorso con lo scudetto bis del Montepaschi Siena, il mercato del basket ad alti livelli deve giocoforza entrare nel vivo. Ovvio che sia così anche per la Pierrel (sponsor rinnovato con reciproca soddisfzione, ndc) che, peraltro, è una di quelle società che deve cercare di muoversi prima e bruciare sul tempo le rivali per evitare la concorrenza che significa costi elevati. Però di questi tempi i giocatori sono restii a firmare aspettando chi il sogno Nba e chi club di prima fascia europea. Nonostante questi problemi ed un budget buono ma non da big, la società si sta muovendo bene ed ha già messo sotto contratto Philip Martin, Usa con passaporto italiano, 28 anni, ala-pivot di 202 cm, reduce da due buone stagioni in Legadue a Castelletto Ticino (con Sacchetti) e Novara. Martin al momento dovrebbe essere il primo cambio del 4 se la società troverà un degno sostituto di CJ Wallace, emigrato a Treviso con un bel biennale da un milione di dollari, ma potrebbe anche essere il titolare della cattedra se arriverà il pivottone desiderato. In ogni caso per Rolando Howell, autore di un ottimo girone di ritorno ed atteso ad agosto dal matrimonio con un'orlandina, non ci dovrebbe essere più spazio nella nuova Pierrel, quella che punterà alla quarta salvezza di fila e ad onorare la storica partecipazione alla Uleb Cup, dove partirà dalla fase preliminare. Invece è ancora da stabilire il futuro di Adam Wojcik, legato al club fino al 2009 ma desideroso di più minutaggio per chiudere degnamente la carriera con la sua Polonia agli europei di casa del prossimo anno, mentre non ci dovrebbero essere dubbi sulla permanenza di Colin Falls. La base di partenza è, però, l'ala Tamar Slay, con capitan Orsini e Ndoja già nel roster, mentre Fabi dovrebbe andar via e Rabaglietti, di rientro dal prestito in B1, potrebbe andare nel nuovo Barcellona di Pippo Sidoti. Comunque per i paladini (che pensano ad un clamoroso ritorno di Drake Diener o magari di Alvin Young più che sperare che resti Beck) e tutta la pallacanestro italiana il prossimo è l'anno zero, ovvero il primo senza la stella Pozzecco, ritiratasi come aveva ampiamente annunciato appena messo piede a Capo d'Orlando, cioè all'avvio della scorsa stagione, dopo aver vissuto la miglior annata della carriera, scudetto della stella a Varese escluso. Proprio la sostituzione della “mosca atomica” (che a fine settembre nel memorial Carone riceverà la cittadinanza onoraria dal sindaco-presidente ed indosserà per l'ultima volta la maglia Pierrel) è il problema principale dei biancoazzurri. “Non cerchiamo un sosia del Poz, sarebbe un grave errore perchè lui era unico in campo e fuori, lo sostituiremo con un americano”, dichiara coach Sacchetti, fresco di rinnovo biennale con il club che l'ha lanciato ad alti livelli tanto da essere nominato terzo allenatore dell'ultimo campionato. A luglio andrà ad un paio di Summer League Nba, ma da mercoledì ci sono quelle italiane di Imola dove la Pierrel si presenta con i suoi giovani Antonio Fazio ed Enrico Mobilia, più gente in prova, ovvero Gennaro Sorrentino (Sant’Antimo), Riccardo Silvestrini (Ozzano), Daniele Demartini (Veroli), Sarunas Kulevicius (Perlas Kaunas), Stefano Simeoli (Maddaloni), Alessandro Gurioli (Sesto San Giovanni), Francesco Ambruoso (San Severo), Daniele Fracassini (Castelfiorentino), Mauro Matalone (Asti), Damiano Verri (Trapani) e Davide Rosignoli (Robur Varese).
Claudio Argiri

Indietro - Stampa