Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - mercoledì 9 luglio 2008 at 09:55

Sul piano tecnico peggio non poteva andare alla Pierrel nello storico sorteggio della Euro Cup (ex Uleb) che si è svolto presso il Postbahnhof di Berlino. Dall’urna tedesca, infatti, sono uscite come avversarie dei biancoazzurri nel girone al via il 25 novembre club blasonati come il Khimki Mosca, ex squadra di Pozzecco, stella tramontata proprio a Capo d’Orlando, il Besiktas, una delle corazzate in Turchia ed infine la superstite del doppio turno preliminare tra i francesi del Le Havre e chi si qualifica tra i belgi dell’Ostenda ed i russi dell’Ac Triumph. Sognare di lottare per uno dei primi due posti nella fase che si disputa dal 25 novembre al 13 gennaio 2009 e, quindi, di qualificarsi alla seconda in calendario dal 27 gennaio al 10 marzo, oggi ha ancor di più il sapore dell’impresa, cui, peraltro, i paladini hanno abituato in questi anni. Ora, però, conta solo che la piccola realtà siciliana è stata messa al confronto con le big del basket europeo che sfiderà ad armi pari in match che già hanno un aspetto epico per chi fino a dodici anni fa militava ancora in serie C2.
“Quando si compete a questi livelli – afferma il presidente Enzo Sindoni – non si può giudicare il sorteggio perché davvero un’avversaria vale un’altra. Posso, comunque, dire con onore ed orgoglio, per doppio visto anche da sindaco, che da oggi anche metropoli come Mosca e Istanbul sapranno che esiste pure Capo d’Orlando”.
Duro ma affascinante come pochi altri il sorteggio cui ha presenziato il direttore generale Ciccio Venza, oggi atteso a Bologna in Lega prima del rientro in nottata a Capo d’Orlando, beato e felice per l’evento storico al quale ha appena assistito. I tifosi già pensano ad organizzarsi per le trasferte, il nuovo lungo americano Greg Brunner spera magari di incrociare i guantoni con la sua ex squadra, l’Ostenda, e chissà mai che il futuro cittadino onorario di Capo d’Orlando, Gianmarco Pozzecco, stimolato dal doppio confronto con Khimki, non chieda di essere tesserato per giocare contro la sua vecchia fiamma. Nei sogni di tutti magari il Poz deciderà di non appendere le scarpe al chiodo e di vestire ancora per una stagione la maglia Pierrel che gli ha fatto chiudere in maniera straordinaria una carriera brillante.
Claudio Argiri

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