Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - giovedì 31 luglio 2008 at 15:54

A pochi giocatori è riservato l'onore di vedere un proprio canestro ricordato come the shot, «il» tiro. A maggior ragione nella Ncaa, che in America è (più della Nba e degli altri campionati professionistici) il principale contenitore della passione sportiva del Paese. Tyus Edney è uno di questi, e l'impresa della quale è protagonista sta appena un passo indietro rispetto al the shot più famoso della storia recente del basket collegiale, quello di Christian Laettner contro Kentucky che mandò Duke alle Final Four del 1992.
In comune, i due tiri hanno il fatto che proiettarono la squadra alla vittoria del torneo Ncaa: dopo lo scampato pericolo contro Missouri nel secondo turno del 1995, infatti, i Bruins di Ucla guidati (anzi, letteralmente trascinati) da Edney non ebbero più avversari nella corsa all'11. titolo della loro storia, sin qui l'ultimo. E anche se nel Draft di Toronto il play di Gardena fu quasi ignorato (lo scelse col n. 47 Sacramento, mentre i compagni Ed O'Bannon e George Zidek furono rispettivamente la 9. e la 22. chiamata), indovinate a chi toccò l'onore del taglio della retina dopo la vittoria 89-78 nel Championship Game contro Arkansas, che coronò l'epica cavalcata della squadra di Jim Harrick...
Mancavano 4"8 alla fine della partita contro Missouri, che a sorpresa conduceva 74-73 contro la favoritissima Ucla, testa di serie n. 1 della West Region. Il coach Harrick nel time-out chiamò l'ultimo tiro per Edney anziché per la stella O'Bannon, poi prese il play (il più piccolo dei giocatori sul parquet con il suo 1.78 scarso) sottobraccio fin quasi a centrocampo e gli disse: «Voglio che sia chiaro che devi tirare tu. Ripeti quello che ho appena detto». Per tutta risposta lui, come aveva provato tante volte in allenamento, ricevette la rimessa sotto il proprio canestro e partì a velocità folle: un palleggio dietro la schiena a centrocampo per saltare un avversario, uno sguardo al cronometro, la penetrazione centrale e, sulla lunetta, il raddoppio di un lungo di Missouri beffato con un semigancio che baciava il tabellone e trovava il canestro proprio sul suono della sirena nel delirio della folla che gremiva il BSU Pavillion (oggi Taco Bell Arena) di Boise, Idaho.
E se la carriera Nba del "folletto" californiano, dopo un ottimo primo anno a 11 punti e 6 assist di media con i Sacramento Kings, non è stata all'altezza – ma la sua prosecuzione lo ha visto dominare in Europa – in America il nuovo play dell'Orlandina è ancor oggi ricordato con commozione per quell'impresa che riportò la gloriosa Ucla in Paradiso vent'anni dopo l'ultimo titolo dell'era di John Wooden.
Per capire di cosa parliamo, due riferimenti conclusivi. Il filmato del canestro contro Missouri si trova facilmente su Youtube: basta digitare «Tyus Edney» e selezionare il primo risultato che appare. Per gli appassionati delle classifiche, infine, nella Top Ten di sempre dei buzzer beaters (i tiri vincenti sulla sirena) della Ncaa compilata da Espn, il canestro di Edney occupa la posizione numero 6.
Come dire che, di meglio, si è visto poco.

Max Passalacqua

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