Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - lunedì 11 agosto 2008 at 11:13

Mentre incalzano le trattative di mercato e i colpi importanti (ieri l'Armani Jeans Milano ha ufficializzato l'arrivo dell'ala Mike Hall) ci si chiede quale sarà il ruolo che la nuova Upea Orlandina reciterà nel prossimo campionato.
A fronte di un torneo che si annuncia più duro ed avvincente di quello scorso, i biancazzurri potranno puntare solo alla salvezza, come auspicato dal presidente Enzo Sindoni nella sua tabella di marcia o è lecito attendersi qualche altra sorpresa dopo le meraviglie della scorsa annata?
«Intanto – dice il direttore sportivo Gian Maria Vacirca – sappiamo che sarà un campionato durissimo. A occhio, dando uno sguardo alle prime tre stagioni della nostra società nella massima serie, sarà sicuramente il più duro per il livello delle avversarie e per gli investimenti che stanno facendo le cosiddette "big". Era dai tempi della Virtus Bologna del Grande Slam (stagione 2000-'01 con Ettore Messina in panchina e conquista di scudetto, Eurolega e Coppa Italia ndc) che non arrivava in Italia un campione con un contratto pesantissimo come quello del loro nuovo play Boykins. Il livello medio si è alzato: ma guardate che il peso specifico che avrà Edney nel nostro gruppo, nel nostro contesto culturale, ambientale e sportivo, è lo stesso che avrà Boykins a Bologna. La differenza è che Edney lo mettono sul carrello del bolliti, ma vedremo».
L'analisi del dirigente milanese, attualmente in vacanza con la sua Roberta tra Bretagna, una isoletta del Canale della Manica e ultima tappa ancora francese in Corsica, pone all'attenzione anche le compagini che dovrebbero essere al livello dell'Orlandina. «Cantù – prosegue Vacirca – ha inserito due americani di grande spessore, Biella idem, Montegranaro completerà la squadra al meglio. Insomma, sarà difficile anche se ritengo che la nostra compagine possa sorprendere soprattutto chi si è già permesso giudizi molto affrettati».
– Un anno fa, malgrado l'arrivo di Pozzecco e Wojcik, una nota rivista specializzata nel formulare il ranking diede Orlandina e Cantù retrocesse e invece le cose andarono diversamente: cosa ti aspetti dai pronostici a organici completati?
«Ma, leggerti già retrocesso ai primi di agosto, garantisco, dà una carica incredibile a me e a tutto il gruppo. Abbiamo puntato su gente che ragiona di squadra, lavoratori, animali da palestra, per colmare "gap" di talento e budget. Anzi, permettetemelo, non voglio più sentire parlare di budget e differenze: ognuno fa con quel che ha e deve essere bravo a fare con ciò che gli viene messo a disposizione. Altrimenti fa un altro lavoro».
– La prima campanella suonerà il 24 agosto. Saranno tutti presenti?
«Per il ritiro in Valsesia dovremmo esserci tutti, attendo solo di sapere i programmi di Diener per il suo viaggio di nozze e le decisioni del commissario tecnico della Finlandia, Dettmann, riguardo la guardia Haanpaa per la nazionale».
– Invece non ci sarà Colin Falls, una delle tue scommesse della scorsa stagione, persa ma solo per sfortuna: quando firmerà per Jesi il comunitario irlandese?
«Falls a Jesi? Buona fortuna a Falls».
Giuseppe Lazzaro

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