Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - mercoledì 27 agosto 2008 at 12:03

L'Orlandina suda e fatica a Sacromonte, località della Valsesia che la ospita nella prima fase della preparazione fino a domenica 31, con menu iniziale il lavoro di attivazione lunedi all’arrivo, test e pesi ieri mattina, visite mediche nel pomeriggio e solo da oggi doppio turno di routine. Assenti giustificati i soli Haanpaa e Wojcik. Invece l'ormai ex Colin Falls cerca ancora una sistemazione per la prossima stagione. Il suo agente italiano, Matteo Comellini, aveva trovato alla guardia americana di passaporto irlandese un'ottima sistemazione, nell'ambizioso Jesi di Legadue ma l'ennesimo infortunio del giocatore, giustamente, ha consigliato i marchigiani a dirottare le loro attenzioni verso un altro atleta, tesserando alla fine della fiera Damien Ryan. Proprio i guai fisici del 23enne cecchino visto per pochi match nella scorsa serie A, quasi certamente impediranno all'Orlandina di poterlo meglio valutare nel campionato italiano in vista di un possibile ritorno il prossimo anno a Capo d'Orlando come prevede, pare, l'accordo stipulato con il suo agente. Il club di via Beppe Alfano, infatti, quando Falls era ancora infortunato, aveva firmato una sorta di opzione per l'annata che sta per iniziare, non esercitandola nei tempi stabiliti perchè le scelte sono poi state indirizzate verso altri obiettivi, ancora più futuribili, come testimoniato dall'ingaggio del giovane e promettente Samuel Haanpaa, ala finlandese di talento e prospettiva che i tifosi inizieranno a conoscere nel memorial Carone di fine settembre per i suoi impegni con la nazionale e l'infortunio alla mano. Tornando a Falls i biancoazzurri tra un anno potrebbero mettere nuovamente sotto contratto l'americano d'Irlanda a certe condizioni economiche. La sensazione, comunque, è che i guai fisici di Colin e la sua non adattabilità al campionato italiano suonano come un addio definitivo di un giocatore che, se avesse risposto alle attese, avrebbe potuto risolvere molti problemi alla squadra allenata da Meo Sacchetti che su di lui contava per scardinare le difese avversarie. Peccato, ma non tutti hanno la volontà d'acciaio di un Drake Diener, capace di uscire dal tunnel di una brutta malattia e di tornare a giocare ad altissimi livelli oltre che alla vita.
Claudio Argiri

Indietro - Stampa