Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - mercoledì 27 agosto 2008 at 12:06

Prima giornata di fatica nel ritiro in Valsesia per l'Upea Orlandina sottoposta al duro programma del preparatore atletico Pippo Ferrarotto secondo la prassi. Tra i più motivati c'è Simone Flamini, considerato il "big" riguardo ai sei italiani che, tra nuovi arrivi e conferme, sono a disposizione di coach Meo Sacchetti.
«Qui – dice l'ala proveniente da Napoli – si respira un'aria frizzante e l'ambiente è sereno, l'ideale quello che ci ha accolto a Sacromonte per iniziare a lavorare insieme e per conoscerci un po'. Credo che mai come quest'anno sarà importante avere un buon gruppo dato che il livello del campionato è notevolmente cresciuto. E solo grazie a questo e allo spirito di gruppo, riusciremo a superare i momenti difficili che incontreremo durante la stagione».
– Sei giovane ma ti considerano un uomo di esperienza per la serie A: quali sono le tue impressioni?
«Che ci sono buone possibilità per formare una bella squadra con facce di bravi ragazzi ma dagli occhi determinati nel significato che c'è tanta voglia di fare bene. Siamo solo all'inizio di questa splendida ed affascinante avventura che, speriamo, sia più lunga possibile. Non ci resta che sudare, lavorare duro, iniziare a capirci, trovare il giusto amalgama e farci trovare pronti per il 5 ottobre quando inizieremo il torneo a Cantù».
202 centimetri, di Macerata, 26 anni compiuti il 2 aprile scorso, Flamini ha mosso i primi passi della carriera alla Scavolini Pesaro nel settore giovanile approdando alla Virtus Ragusa, in Legadue, nel 2000-01. Quindi il passaggio a Jesi, sempre nella seconda serie nazionale con 12' di utilizzo medio e 3 punti, issati a 19' e 5,3 punti nel 2002-03.
Sempre nelle Marche ma a Fabriano nel 2003-04, una delle migliori (10 punti e 5 rimbalzi) e la qualificazione ai playoff chiusi con 11 punti e 8 rimbalzi. Nel 2004 Flamini firma un triennale ancora con Pesaro che, nel 2004-05, lo gira in prestito alla Virtus Bologna che verrà promossa in A con l'Orlandina (7 punti e 3 rimbalzi con il 64% da due).
Nell'estate 2005 Pesaro fallisce e Flamini transita a Napoli firmando un nuovo contratto di tre anni anche se subito va in prestito a Scafati ottenendo la promozione in A con 22' di impiego e 6 punti. Quindi le due ultime stagioni in A con la Eldo Napoli: 32 gare, 11' e 2,1 punti nel 2006-07 con l'Eurolega annessa (13 partite e 2,5 punti) e 16' di utilizzo, 2,7 punti e 1,6 rimbalzi nel 2007-08.
Cifre poco indicative dell'utilità di questo giocatore che è un eccellente difensore come anche Sacchetti lo descrive: «Abbiamo preso – dice il tecnico biancazzurro – uno dei migliori italiani che c'erano sul mercato perché Simone è quel prototipo di giocatore che ci permetterà di difendere, di più e meglio, rispetto alla scorsa stagione».
Da parte sua Flamini è grato al presidente Enzo Sindoni e al direttore sportivo Gian Maria Vacirca per un altro motivo: «Mi sono trovato benissimo in Sicilia quando giocai a Ragusa e sono contentissimo di essere tornato in questa terra di sole, mare e grande entusiasmo».
Intanto il mercato non è ufficialmente chiuso alla voce "uscite" perché Colin Falls non è andato a Jesi (che ha preferito Damien Ryan) a causa dei guai fisici al piede che proseguono. Giova ricordare che la guardia americana con passaporto irlandese è sotto contratto con l'Upea sino al 2009.
Da ieri si allena con la Premiata Montegranaro il play italo-argentino Juan Manuel Fabi non riconfermato dai paladini dopo quattro stagioni. Ma si tratta solo di un aiuto negli allenamenti e la possibilità di poter lavorare per "Manuelito" in attesa di una sistemazione, probabilmente all'estero.
Giuseppe Lazzaro

Indietro - Stampa