Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - domenica 31 agosto 2008 at 17:44

È terminata la prima settimana di lavoro dell' Orlandina nel ritiro in Valsesia; da domani al 10 settembre ci si sposta a Varallo Sesia (dove oggi alle 17 la squadra verrà presentata alle autorità). Tra le leve del nuovo corso biancazzutto c'è molta attesa per Anthony Michael Binetti, destinato a fare il vice-Edney, ennesimo prospetto che il duo Vacirca-Sacchetti ha ingaggiato in uscita dal Castelletto Ticino dopo Diener e Bruttini un anno fa e Martin in questa stagione.
«Mi sembra di essere tornato a casa – dice il play-guardia italoamericano – anche se è la prima volta che indosso questa maglia, ma a Capo d'Orlando ho trovato tante persone che conoscevo già: una sorta di "famiglia" cestistica con cui non avevo mai perso i contatti. Sono quindi felice di essere qui e onorato per essere stato chiamato dal direttore sportivo Vacirca e da coach Sacchetti per questa stagione».
Venticinque anni compiuti l'8 agosto, nato negli Usa ma di nazionalità e passaporto italiani, dopo alcune stagioni di B due anni addietro Binetti fece la prima apparizione in Legadue nella Ignis Castelletto Ticino producendo 10,3 punti di media con il 51,1% da due, 37,1% dall'arco, 71,6% ai liberi, 2,6 rimbalzi e 1,8 assist. Poi, l'estate scorsa, una scelta di vita con il trasferimento in Spagna nella Leb (la seconda Lega) con il Beirasar Rosalia (7,5 punti di media con il 41% da tre, 2 rimbalzi e 2 assist in 21' di utilizzo).
«È stata un'esperienza diversa – prosegue Binetti – e che mi è servita molto. Ma adesso non potevo chiedere di meglio: tornare in serie A, dopo la breve parentesi con la Fortitudo Bologna, e giocare anche una coppa europea. Il tutto, ripeto, in un contesto praticamente familiare e che mi carica a mille». Per la cronaca, Binetti giocò con la "F" un mese, quello dei playoff scudetto 2006 culminati con la finale persa contro la Benetton Treviso.
«Siamo al lavoro da pochi giorni e ci attendono lunghe sedute di atletica e pallacanestro, ma in questi giorni cercheremo di fare gruppo, conoscerci meglio e faticare insieme», spiega.
– Per un vice-Edney, quali sono le aspettative in quella che potrebbe essere la stagione della consacrazione ad alti livelli?
«Sono quelle della società – conclude Binetti – e cioè di fare bene per raggiungere, innanzitutto, la salvezza. Personalmente mi auguro di dare il contributo che il coach si attende da me».
E, a proposito di Sacchetti, molte aspettative sono riposte in un altro componente della nouvelle vague, Gabriele Ganeto, sul quale il "Meo" è pronto a scommettere. Nato a Torino, 21 anni compiuti il 21 luglio, guardia, dopo quattro anni a Biella è andato in B1, guarda caso a Castelletto Ticino che, nel frattempo, aveva ceduto il titolo di Legadue a Novara e rientra al piano superiore con un contratto triennale.
«Sono letteralmente entusiasta per questa nuova esperienza, emozionato e felice nell'intraprendere un nuovo, fondamentale, percorso per il mio futuro. Lavoriamo insieme da pochi giorni, ma vedo già un gruppo che rema nella stessa direzione, che lavora duro e con entusiasmo, che mi piace. Con queste basi non potremo che fare bene e ci toglieremo delle belle soddisfazioni, ne sono certo».
– Cosa ti aspetti da questa tua nuova esperienza che ti permette di tornare in A?
«Il mare, no? A parte gli scherzi, non sono mai stato in Sicilia e sono molto curioso di conoscere questa terra di cui tanti mi hanno parlato. Mi aspetto il calore della gente e dei tifosi e che, in un clima di generale entusiasmo, ci aiuterà a raggiungere i traguardi che la squadra e la società vogliono realizzare».
Sulla scelta di Ganeto, l'analisi di Vacirca: «Gabriele è un giocatore che ho fortemente voluto. Inseguito da più di una stagione, finalmente si è fatto questo benedetto matrimonio. Si sta allenando duramente e inizia a far intravedere le sue qualità di giocatore poliedrico e in grado di ricoprire tre ruoli sul perimetro».
Giuseppe Lazzaro

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