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Rassegna Stampa |
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Giornale di Sicilia - domenica 21 settembre 2008 at 16:04
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Più che un temporale di fine estate si è trattato di un autentico ciclone quello che ieri ha chiuso (speriamo momentaneamente) l’avventura dell’Orlandina in serie A. Almeno questo è quanto ha deciso nella tarda mattinata di ieri il Consiglio Federale dopo aver ascoltato il segretario della Comtec, Alessandro Annessa, che ha ricostruito le vicende che hanno portato alla scoperta delle irregolarità amministrative nella affiliazione dell’Orlandina e del Napoli, alle quali, dopo ampia e approfondita discussione, ha deliberato di revocare all'unanimità dei presenti l'ammissione ai Campionati professionistici. Come dire che l’Upea ad oggi ripartirebbe dal campionato regionale di C2 da dove è iniziata l’esaltante avventura dell’attuale società nell’estate 1996. Ma ecco le prime parole del presidente della Fip, Fausto Maifredi. “Per quanto riguarda Napoli – spiega - sono stati presentati documenti falsi, e quindi non c'erano assolutamente i requisiti per l'ammissione. Per Capo d'Orlando, invece, non si trattava di falsificazione, ma comunque di pagamenti non effettuati e quindi scaduti". “E’ un’imboscata - tuona il presidente Enzo Sindoni – e qualcuno ce ne dovrà rendere conto, a partire dalla decisione dei nostri giocatori di non allenarsi e di non partecipare alla Coppa Lo Forte di Messina. Purtroppo qui entrano in ballo altre vicende meno belle, i procuratori, la paura di infortuni. Comunque aspettiamo le motivazioni della sentenza ma siamo confortati dalle dichiarazioni di Maifredi perché si tratta nel nostro caso di pagamenti non effettuati e quindi scaduti, ma abbiamo dimostrato e torneremo a dimostrare che il pagamento non era dovuto. Forse un campionato a 17 squadre sarebbe stato un problema per tutti, ma Capo d'Orlando non è un agnello sacrificale. Richiederemo immediatamente la sospensiva della delibera al tribunale amministrativo competente e ricorreremo alla Camera di Conciliazione. Sono convinto che ci metteremo poco a riaffermare le nostre ragioni ed il 5 ottobre giocheremo regolarmente a Cantù". E dire che ieri doveva essere il giorno dell’annuncio del nuovo sponsor, la l'Univer, azienda di vernici di livello internazionale, con sede nella Valsesia, già a Castelletto Ticino in serie B1, quando il coach era proprio Meo Sacchetti ed il ds lo stesso Vacirca artefice del contratto. Ma ora tutto passa in secondo piano, compresa la partecipazione alla Euro Cup cui l’Upea aveva diritto e che, stando così le cose, potrebbe vedere in sua vece magari un altro club italiano, la Benetton Treviso, ora costretta ai preliminari. E dire che il 26 luglio scorso le due società avevano ricevuto il via libera dagli organi federali di controllo per disputare la massima serie. Ma i primi di agosto, ad un successivo esame, la documentazione presentata dalle due società sarebbe risultata gravemente lacunosa, tanto da rimettere in discussione l'iscrizione al campionato. Certo qualcuno dovrebbe spiegare come sono state controllate le situazioni finanziarie e contributive delle varie squadre, e sul perchè sono state ammesse sulla base di documentazioni che oggi ne decretano l’espulsione. Intanto il campionato sarà a 16 squadre, senza ripescaggi, a meno che una delle due non venga riammessa d’ufficio ed in quel caso il 18° posto toccherebbe a Varese. In ogni caso non cambierà la data di inizio del campionato di serie A ma, probabilmente già martedì o mercoledì, sarà pubblicato il nuovo calendario da 30 giornate anziché 34, cancellando dal calendario i quattro turni infrasettimanali ora previsti. E dire che nei giorni scorsi Napoli era stata penalizzata di 15 punti mentre per Capo d'Orlando c'era in corso un'inchiesta per valutare la regolarità della posizione dei contributi Enpals ma si parlava di archiviazione, altro che radiazione. Claudio Argiri
Rabbia, incredulità, delusione, ma non rassegnazione dopo la bomba dell’esclusione dell’Upea Orlandina dal campionato di serie A e da tutti i tornei nazionali, per irregolarità nei pagamenti dei contributi Enpals, con la conseguenza di poter partire solo dalla C2 regionale da dove 12 anni fa aveva iniziato la scalata fino all’Europa. “Non ci posso credere, spero sia solo un brutto sogno e di svegliarmi presto”, dichiara dalla lontana Nigeria dove si trova per lavoro, Ernesto Scarpuzza (nella foto Argiri), uno dei tifosi storici dell’Orlandina. “Sono sicuro che ne verremo fuori ed il 5 ottobre giocheremo a Cantù”, gli fa eco il fratello Salvatore, nella foto Argiri insieme ad altri tifosi. “Sono sorpreso però ci sono zone oscure nella vicenda – afferma lo speaker di Radio Italia anni ’60, Santino Gugliotta – ma non sarei pessimista, perché siamo stati tirati dentro sulla scia di Napoli pur avendo una situazione decisamente meno pesante. Come se un ladro di galline venisse condannato alla stessa pensa di un rapinatore di banche, non c’è equità ma due pesi e due misure”. L’ex consigliere comunale Andrea Lipari era già pronto ad acquistare l’abbonamento come ogni anno ed invece….”Sono scioccato – sono le sue prime parole – ma la speranza è l’ultima a morire e ci sono precedenti anche nel calcio, vedi Catania, che ci autorizzano a sognare una riammissione. Forse paghiamo pressioni esterne perché se fino al giorno prima si parlava di archiviazione o al massimo di una penalizzazione di 8 punti, non è possibile che ci si ritrovi cancellati”. L’umore è nero ovunque ma l’ottimismo regna sovrano anche a casa di Antonello Cuscunà, tanto che la moglie Ornella Priolisi continua a preparare la bandiera della Finlandia in onore di Haanpaa. “Sono amareggiato anche perché la squadra ha deciso di non presentarsi al torneo di Messina – spiega il capofamiglia – ed arrabbiato perché vorrei capire come mai si radiano oggi a due settimane dal via della serie A due società che a luglio erano in regola e nel frattempo hanno speso fior di quattrini e preso impegni con tutti. Forse se non saltava Napoli noi eravamo ancora in serie A, ma ho fiducia in Sindoni. In ogni caso mi spiace che ci siano state persone che a Capo d’Orlando hanno brindato”. “Dopo Messina è un altro brutto colpo per lo sport provinciale – afferma Antonello Sittineri, affezionato tifoso di Torregrotta – ed in generale per tutta la Sicilia di cui l’Orlandina era stata il vessillo per anni. Sono deluso ma speranzoso anche perché non è possibile appurare irregolarità solo alla vigilia del campionato”. “Sono fiducioso ma è fondamentale difendersi con un collegio di livello adeguato alla situazione e sono pronto ove richiesto a dare come sempre qualche suggerimento”, chiosa l’avvocato Sergio Lo Presti, tifoso trapiantato a Roma ma di ritorno per un week-end a Capo d’Orlando dove avrebbe voluto ammirare la squadra del cuore nel torneo di Messina oltre a festeggiare zia Antonia che lo scorso 20 luglio aveva varcato la soglia dei 100 anni.. Claudio Argiri
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