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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - lunedì 22 settembre 2008 at 13:16
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Le speranze riposte nella Capitale. Parte oggi da Roma la sfida alle istituzioni cestistiche dell'Orlandina nel tentativo – difficile, forse arduo ma non impossibile – di ribaltare la sentenza-choc di sabato mattina con l'esclusione dal campionato di serie A al quale la squadra si stava alacremente preparando. Non è il momento di pensare a quel giocatore o a quella partita, ma solo di affidarsi agli avvocati dello studio Coccia e De Angelis, del foro di Roma, che tuteleranno gli interessi della gloriosa società paladina che mai (neanche quando c'erano evidenti crisi finanziarie, ma si navigava tra serie D e C nella prima metà degli anni '90) aveva conosciuto quanto ha amaramente subìto due giorni fa. A Roma dovrebbe essere già da oggi il presidente Enzo Sindoni, forse insieme al dirigente accompagnatore Carmelo Perrone e al consulente dell'Upea, il commercialista Giovanni Cipriano. E sono ben quattro gli appuntamenti giudiziari che attendono i paladini da oggi e fino alle prossime ore. Nell'ordine: oggi la Com.Tec., la Commissione Tecnica, organo di controllo della Federazione, dovrebbe far conoscere le motivazioni che la indurrebbero, secondo quanto emerso nell'udienza svoltasi venerdì scorso davanti alla Procura Federale, a chiedere la penalizzazione di 8 punti in un ipotetico ritorno dell'Orlandina in serie A. Una richiesta che, però, a questo punto potrebbe anche non aversi vista la decisione del Consiglio federale che è l'unico ente preposto alla eventuale esclusione di una squadra per delle irregolarità. E, sempre a seguito dell'udienza di venerdì scorso, domani o al massimo mercoledì il procuratore federale Roberto Alabiso alla Procura federale avanzerà le sue richieste: o proscioglimento con annessa archiviazione nei confronti della società Orlandina Basket e/o di suoi tesserati, oppure apertura di un procedimento disciplinare che non avrebbe, a quel punto, effetti in caso i ricorsi presentati dal sodalizio di via Beppe Alfano dovessero essere rigettati. Il presidente Sindoni si è detto fiducioso sull'archiviazione del procedimento così come scritto sabato da un quotidiano sportivo nazionale, sempre secondo le previsioni perché l'Orlandina avrebbe dato ampi chiarimenti. Ed eccolo il nocciolo della questione, quello che avrebbe determinato l'esclusione dal campionato dei paladini. Al centro della vicenda ci sarebbe una cartella di pagamento di 281 mila euro che l'Enpals contesta di non avere ricevuto quale versamento, mentre Sindoni e il dott. Cipriano rispondono all'unisono: «Questa cartella di pagamento è stata annullata dalla Commissione tributaria il 17 gennaio scorso». Ma, in ogni caso, pare che la società avesse ugualmente coperto il pagamento, seppur in ritardo. Ed è su questo che si giocherebbe tutto l'inghippo. Usiamo il condizionale perché è bene attendere, probabilmente stamane, le motivazioni che il Consiglio federale dovrebbe rendere pubbliche per giustificare la drastica esclusione di Orlandina e Napoli e la conseguente riduzione del campionato, senza ripescaggi, da 18 a 16 squadre. E sulla base delle motivazioni si potranno muovere gli avvocati verso le due tappe fondamentali per cercare di sovvertire il provvedimento di esclusione. Sul piano sportivo, la società ricorrerà alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni per chiedere la revoca dell'esclusione dal campionato ed essere riammessa al torneo; sul piano giudiziario, il ricorso che verrà presentato al Tar del Lazio sarà improntato ad ottenere due sospensive: dello stesso provvedimento di esclusione dal campionato e della compilazione di qualsiasi calendario. Come dire: bloccare il campionato. I tempi burocratici saranno strettissimi. La Camera di Conciliazione del Coni dovrebbe riunirsi il 30 settembre e decidere dopo l'udienza, mentre il Tribunale amministrativo regionale dovrebbe riunirsi in sessione straordinaria e urgente, considerato che il campionato scatterà il 5 ottobre.
Giuseppe Lazzaro, da "Gazzetta del Sud" ------------------------------------------------------------------------------------------------
«In tantissimi anni della mia carriera, in Italia o altrove, mai avevo conosciuto una cosa del genere ma io voglio giocare qui, a Capo d'Orlando». È racchiusa in questa frase di Tyus Edney tutta la rabbia dell'Orlandina, squadra completamente choccata dopo la notizia dell'esclusione dal campionato. Per fare quadrato tutti, ad eccezione di Klaudio Ndoja che ha preferito rimanere a casa in quanto moralmente a terra, sabato notte si sono ritrovati al bar del "Cafè del Corso", luogo di abituale frequentazione notturno di giovani e tifosi. Insieme agli atleti anche coach Meo Sacchetti, gli assistenti Ugo Ducarello e Beppe Condello e il direttore sportivo Gian Maria Vacirca che ha avuto una crisi di, giustificato, pianto. «Sono veramente distrutto – dice il giovane dirigente milanese che a Capo d'Orlando ha conosciuto la consacrazione a livello nazionale – per quello che considero un provvedimento assurdo ed affrettato. Ammesso che avessimo delle irregolarità, sempre respinte dai vertici societari e dai commercialisti, al massimo si doveva parlare di punti di penalizzazione ma non di esclusione. È incredibile quanto accaduto». Nutre delle speranze per i ricorsi che la società presenterà? «La mia materia non è quella amministrativa ma tecnica. Posso solo augurarmi che la sentenza potrà essere ribaltata». C'è tanta rabbia anche nelle parole di Vacirca che cerca di prendere fiato su una panchina dell'isola pedonale. «Abbiamo preso un grosso sponsor, la Univer vernici, con un introito maggiore per la società rispetto a quello dell'azienda Pierrel. Dovevate vedere l'entusiasmo del titolare... Oggi lo stesso è perplesso, non ha avuto parole». La società, invece, pensa anche all'ambito sportivo e, pare, che si stia preparando (ma il condizionale è d'obbligo) per presenziare ugualmente al trofeo "Santambrogio" al "Pala Calafiore" di Reggio Calabria che inizierà domani. Come sabato aveva detto il tecnico Sacchetti la squadra dovrebbe riprendere gli allenamenti stamane al "Pala Fantozzi" ma, intanto, le sirene dal mercato cominciano a suonare. Una esclusione definitiva dell'Orlandina porterebbe alla "liberazione" dei contratti sottoscritti e, stando ai bene informati, Drake Diener avrebbe già ricevuto alcune allettanti richieste da una società italiana e tre europee mentre Nik Caner-Medley sarebbe seguito dall'Armani Jeans Milano che potrebbe firmarlo al posto di Hall. E il rammarico del direttore sportivo Gianmaria Vacirca aumenta: «Lo sapete, io parlavo solo di salvezza anche l'anno scorso quando eravamo al terzo posto. Ma a questo punto ve lo dico: la squadra che abbiamo costruito è più forte di quella dell'anno scorso». E poi l'sms atteso: «Non mi chiamava da un mese e mezzo ma Gianmarco Pozzecco, incredulo e dispiaciuto, sabato pomeriggio mi ha inviato un messaggio tre minuti dopo avere appreso la notizia dell'esclusione. Inutile dire – conclude Vacirca – come si sentiva». Morale a terra per un gruppo che adesso si aggrappa alle residue speranze.
Giuseppe Lazzaro, da "Gazzetta del Sud"
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