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Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - martedì 23 settembre 2008 at 12:14

L'Upea Orlandina Basket ha conferito mandato agli avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli per la redazione del ricorso contro l'esclusione dal prossimo campionato assunta dal Consiglio federale sabato scorso e della quale la società non ha ancora ottenuto le motivazioni. Il ricorso, comunque, verrà presentato entro oggi alle 13, anche se il tardato deposito delle stesse motivazioni potrà comportare uno slittamento della fissazione e dello svolgimento della Camera di Conciliazione alla quale l'Upea Orlandina si rivolge (solo per l'arbitrato, come prevede il Regolamento esecutivo). In serata si è appreso che anche il Basket Napoli sarebbe orientato a dare mandato all'avvocato Mattia Grassani per presentare ricorso.
«In relazione a numerose inesattezze pubblicate ieri da alcuni quotidiani – prosegue il comunicato – la società comunica che le contestazioni sulle quali poggia l'ingiusta decisione del Consiglio Federale paiono essere (e sarebbe davvero clamoroso) legate non al mancato pagamento di contributi, che si riconosce allo stato attuale non dovuti, ma a alla eventuale mancata iscrizione a bilancio degli stessi».
La decisione di dare intanto mandato agli avvocati per il ricorso al Coni (la riunione dovrebbe svolgersi il 26, sempre che entro quella data vengano pubblicate le motivazioni) e attendere l'esito dell'arbitrato prima di chiedere al Tar del Lazio la sospensiva è arrivata alla fine di una lunghissima riunione a Roma tra il presidente Enzo Sindoni e i legali.
La situazione tiene ovviamente con il fiato sospeso i sostenitori della squadra a Capo d'Orlando e in tutta la provincia: la tensione è tanta che alcuni tifosi erano certi che, entro la tarda mattinata di ieri, si potesse addirittura già conoscere il verdetto. Questo per dare l'idea del clima che si respira in città in questi giorni.
Intanto, hanno fatto discutere le controverse dichiarazioni che il presidente della Fip, Fausto Maifredi, ha rilasciato domenica a Messina durante un convegno sul basket e che sono state trasmesse dall'emittente televisiva "Antenna del Mediterraneo".
«Al momento – dichiara Maifredi – riteniamo che, sicuramente, non ci è sembrato dai documenti, dalle relazioni della Com.Tec. e degli avvocati presenti alla riunione, che era questa (la condizione per essere ammessi al campionato, ndr) la situazione sia del Basket Napoli, in maniera più, forse, evidente; per quanto riguarda l'Orlandina è stato dedicato tanto tempo, sono state esaminate tutte le carte e riteniamo che vi erano dei debiti in ogni caso scaduti, che dovevano essere messi a bilancio. E, quindi, potevano cambiare la situazione della società. Adesso sarà chiamata la Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni oppure sarà, eventualmente, la giustizia non sportiva a dire se abbiamo sbagliato. Al momento, lo so, dispiace anche se non è una cancellazione, non è una radiazione della società. Le due società, al momento, non hanno i requisiti per fare un campionato professionistico».
Duro anche il presidente della Lega Basket, Francesco Corrado, nelle dichiarazioni rilasciate a un quotidiano lombardo: «Ho partecipato al Consiglio federale della Fip che ha deciso l'esclusione di Napoli e Capo d'Orlando dal campionato. Io rappresento le società di A e per questo mio ruolo a malincuore ho votato sì alla revoca dell'iscrizione, ma da professionista del rispetto delle regole è stata una decisione obbligata. La verifica dei documenti consegnati alla scadenza delle iscrizioni da parte di Napoli e Capo d'Orlando ha accertato irregolarità amministrative rilevanti. Comunque c'è la possibilità per tutti di ricorrere alla Camera di Conciliazione del Coni ed eventualmente al Tar». Ci si chiede: ma il presidente di Lega non dovrebbe tutelare gli interessi delle società affiliate?
In attesa che la carta bollata faccia il proprio corso, come annunciato la squadra, al completo, ieri mattina è tornata ad allenarsi al "PalaValenti" visto che al "PalaFantozzi" sono in corso dei lavori. Tutti presenti in un clima quasi surreale all'inizio, ma l'incoraggiamento di un orlandino – acquisito, ma "vero" – come l'assistente Peppe Condello ha fatto da sprone. Non solo: è confermato che l'Orlandina, stasera, parteciperà al trofeo "Sant'Ambrogio" a Reggio Calabria.
«Abbiamo deciso – dice coach Meo Sacchetti – di riprendere a lavorare perché siamo ottimisti sotto questo aspetto, cioè crediamo alle parole della nostra società in merito ai ricorsi che presenteranno».
Intanto, arrivano attestati di solidarietà. Vada per quello di una società locale, la Pallacanestro Nebrodi, è stato molto apprezzato il messaggio dell'Igea Barcellona di serie A Dilettanti: «L'Igea Barcellona – è scritto – nell'apprendere la notizia dell'esclusione dell'Orlandina Basket dal massimo campionato italiano di pallacanestro, manifesta la propria vicinanza al presidente Enzo Sindoni e a tutto il sodalizio. Con l'augurio che tutto possa risolversi per il meglio e in tempi brevi la società, nella persona del presidente Bonina e di tutti i suoi rappresentanti, esprime la sua solidarietà agli appassionati di basket ed a tutta la città di Capo d'Orlando».

GIUSEPPE LAZZARO
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La fiducia cresce. E non solo per le sempre più confuse dichiarazioni del presidente federale Fausto Maifredi, dalle quali la linea difensiva dell'Orlandina continua a trarre linfa e argomentazioni nonostante il vergognoso ritardo nella pubblicazione delle motivazioni dell'esclusione della squadra paladina dal campionato.
La "chiave di volta" della questione, a nostro avviso, è la seguente: se le contestazioni della Com.Tec. (e, di riflesso, del Consiglio federale) riguardano esclusivamente quel debito di 281 mila euro non iscritto a bilancio, la revoca dell'ammissione dell'Orlandina è un atto addirittura temerario. L'articolo 29, comma 3 del Regolamento esecutivo dispone che, «in caso di mancato rispetto del rapporto ricavi/indebitamento e/o del rapporto patrimonio netto contabile/diritti pluriennali alle prestazioni dei giocatori (...) la Com.Tec. invita la società a riequilibrare, nel termine di 30 giorni dalla ricezione dell'invito, la situazione patrimoniale mediante operazione di aumento del capitale sociale». In caso di inadempienza, la sanzione massima applicabile è di 45 mila euro di multa e 4 punti di penalità!
Certo, se a carico dell'Orlandina dovessero risultare altre inadempienze la situazione sarebbe diversa, e si saprà solo dopo le motivazioni. Ma non v'è motivo di sospettarlo, perché il parere della Com.Tec. alla Procura federale farebbe riferimento solo a questa cartella. E non va trascurato che l'Enpals ha certificato a febbraio scorso la regolarità dei conti dell'Orlandina fino al 31 dicembre 2007 (ma non parliamo di un debito «pregresso»?), e che la comunicazione riguardante la mancata iscrizione a bilancio di tale debito sarebbe pervenuta al Consiglio federale il 15 luglio, quando invece il 26 luglio lo stesso CF deliberava, su proposta della Com.Tec., l'ammissione dell'Orlandina al campionato. La Com.Tec. riceve infatti per effetto di una convenzione con l'Enpals le comunicazioni sui pagamenti dei contributi da parte delle società: obbligo che, dunque, non competeva all'Orlandina, e del resto qualsiasi ipotesi di dolo è stata esclusa dalla controparte.
Per finire, va segnalato che nell'ordine del giorno della seduta del CF del 19 e 20 settembre non figura il punto riguardante l'ammissione al campionato di Napoli e Orlandina. Scorrettezza che fa il paio con l'aver tenuto i consiglieri (a proposito, ieri sono arrivate anche le dimissioni di Gilberto Valsecchi e Barbara Palombarini, con altri due forfeit attesi in giornata: commissariamento vicino) all'oscuro dell'argomento fino a quando i giochi erano fatti. È possibile discutere un punto certo non di ordinaria amministrazione sotto la voce «varie ed eventuali», per di più con un numero legale risicatissimo? Come potrebbe giudicare questa condotta il Tar?

MAX PASSALACQUA
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Gianmaria Vacirca oltre ad essere uno dei migliori general manager italiani, è soprattutto una persona dalle grandi qualità morali e umane. Il 37enne dirigente lombardo sta vivendo questa situazione con profonda tristezza, ma anche con senso di responsabilità. Assieme a Meo Sacchetti è riuscito a tenere ancora più uniti i giocatori che, invece di pensare a fare le valigie per altre destinazioni, sono ritornati sul parquet con la massima fiducia.
– La squadra dopo due giorni di comprensibile smarrimento, ieri si è presentata regolarmente in palestra. Qual è il programma di questa settimana?
«Ieri sono ripresi gli allenamenti della squadra. Decisione comunque già maturata sabato scorso, quando l'inevitabile choc collettivo per la decisione del Consiglio federale aveva "consigliato" i ragazzi di saltare l'appuntamento di Messina e di ritrovarci ieri mattina per riprendere a lavorare. Saremo in campo a Reggio Calabria alle 18 per affrontare il Nymburk in quella che sarà l'unica gara del Trofeo "Sant'Ambrogio"; incontreremo nuovamente la formazione ceca sabato sera a Capo d'Orlando per il "Carone"».
– Sono così emersi in modo evidente i grandi valori umani di questo gruppo. È una squadra composta da buoni giocatori e persone perbene.
«È questo che, più di qualsiasi altra cosa, mi interessa trasmettere al mondo dello sport. Siamo un gruppo unito, abbiamo avuto la fortuna di incontrare gente di grandissima qualità. Hanno capito il momento e hanno subito realizzato cosa significhi per questa comunità la possibilità che il basket non esista più. Per combattere la tristezza siamo stati tutti insieme sabato notte, e vorrei che la gente di Capo d'Orlando comprendesse appieno il messaggio che abbiamo voluto dare a tutti».
– Che idea ti sei fatta su questa amarissima vicenda, che presenta tante contraddizioni e qualche ombra?
«È impossibile farsi un'idea oggi. Probabilmente sarò in grado di dare una risposta a procedimento concluso. Posso dire che è stato un mese molto difficile, pieno di spifferi, voci, indiscrezioni, nel quale si è lavorato alla costruzione di un gruppo e di una stagione cercando di isolarsi da tutto ciò che ci arrivava. È stata una tremenda escalation: da una penalizzazione lieve, a una penalizzazione forte, all'esclusione che ha colto tutti di sorpresa. Non è stato facile. La forza per portare avanti il proprio lavoro nei momenti di sconforto è la qualità di chi ti sta attorno e l'amicizia delle persone vere. Ho condiviso ogni istante con il mio allenatore, con cui sogno di vivere un'altra stagione indimenticabile. E vorrei dare la mia solidarietà a chi a Napoli vive la nostra stessa, difficilissima situazione».
– Alcune squadre italiane e straniere avrebbero già sondato la disponibilità dei giocatori dell'Orlandina: su tutti Caner-Medley, Diener e Flamini.
«Inevitabile che sia così. Lo sappiamo noi, lo sanno i ragazzi, lo sanno i miei colleghi. Per me sarebbe davvero difficile realizzare di non poter disputare il campionato con questo gruppo di giocatori. Dovesse succedere una cosa del genere, a cui non voglio pensare... che dire? Chi guarderà a loro farà un'ottima scelta».
– Cosa ti senti di trasmettere a una Capo d'Orlando ferita e a tutti i tifosi biancazzurri sparsi sul territorio?
«Si sa cosa significhi la pallacanestro per Capo d'Orlando. Non mi sento così all'altezza di poter trasmettere qualcosa di così piccolo di fronte a un pericolo così grande. E l'eventuale perdita del nostro lavoro sarebbe comunque non paragonabile alla perdita che subirebbero la comunità orlandina e il territorio che vive di questo sport. Assicuriamo a tutti, come ci è stato chiesto dal presidente Sindoni, il massimo impegno fino all'ultimo giorno di attività. Sperando che questo giorno sia molto lontano».

PAOLO CUOMO

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