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Rassegna Stampa |
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Gazzetta del Sud - venerdì 26 settembre 2008 at 10:20
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Upea-Nymburk-98-96 (dopo 1 t.s.)
Upea Capo d’Orlando: Gerbaudo, Edney 2, Ganeto, Ndoja n.e., Binetti 11, Martin 5, Haanpaa 4, Flamini n.e., Orsini n.e., Diener 26, Wojcik 2, Caner-Medley 31, Brunner 17. Coach: Sacchetti.
Nymburk: Benda 12, Sokolovsky 21, Chan 2, Kremen, Gray 4, Necas 4, Shilb 29, Lee 14, Slezak 1, Tomaszek n.e., Jagodnik 8, Venta 1. Coach: Katzurin.
Arbitri: Crescenti di Messina, Di Modica di Piazza Armerina, Cappello di Agrigento.
Parziali: 23-19; 41-47; 64-61; 88-88.
Capo d’Orlando- 1.500 tifosi trepidanti e trascinando la squadra nel finale in versione campionato hanno salutato il ritorno alla vittoria dell’Orlandina nell’undicesima edizione del memorial “Meluccio Carone” in un “Pala Fantozzi” con la mente rivolto a quanto succederà stamane a Roma. Tutti stretti intorno al presidente, allo staff tecnico e alla squadra che, da par loro, hanno dato prova di grandissima professionalità non lesinando sforzi ed energie per raggiungere il successo. Straordinaria prestazione di Nik Caner-Medley (le eventuali attenzioni di Milano nei suoi confronti sono giustificatissime) che ha chiuso con 31 punti, 8/12 da due, 2/6 dall’arco, 15/17 dalla lunetta, 5 rimbalzi, 10 falli subiti e 35 di valutazione che, insieme al grintoso e combattivo Brunner (17 punti, 10 rimbalzi, 22 di valutazione) costituisce una coppia di arcigni lottatori sotto le plance ma anche con ottime qualità tecniche. Da rivedere Edney, non ancora al meglio (comunque quasi 23’ sul parquet, male al tiro ma 5 assist), Diener è il solito fromboliere (26 punti, 9/12 da due, 28 di valutazione anche se ha spadellato dall’arco con 1/6), fa intravedere buone qualità Binetti mentre Wojcik ha giocato poco (meno di 8’), Flamini non è entrato. “Nella battaglia più dura uniti combattiamo senza paura” è lo striscione posizionato dai tifosi sul lato di un canestro e inizialmente Sacchetti opta per il quintetto atteso con Binetti, Diener, Ganeto, Caner-Medley e Brunner mentre gli slovacchi del Nymburk, compagine molto tosta, presentavano Lee (ex Sassari), Shilb, Jaogodnik (in ombra la stella ospite), Chan, Kremen. Primo quarto equilibrato e senza acuti particolari con un buon Brunner a spingere sotto (23-19 al primo riposino). Nel secondo parziale cresce l’intensità del Nymburk che ha in Shilb un braccio armato ma l’Upea regge e al riposo lungo gli slovacchi conducono 41-47. L’inerzia del match muta al rientro dagli spogliatoi quando entra deciso un superlativo Caner-Medley che difende e attacca (13 punti in 10’) dimostrando di essere un gran giocatore a tratti anche superiore a Wallace. Sotto la spinta dell’Ala Usa Capo d’Orlando passa sul 59-57 a 3’01” e allunga sensibilmente sino al 64-61 della penultima sirena. Ultimi 10’ equilibrati sulla scia di quanto visto al trofeo “Santambrogio” tre sere fa e, proprio come a Reggio Calabria, il match approda all’overtime. L’Upea viene infilata da un micidiale Sokolovsky ma trova in Diener l’uomo giusto per restare agganciata tanto che va a prendere un rimbalzo su tiro libero sbagliato e ad impattare con l’aiuto del tabellone (86-86 a 31”). Lee segna con arresto e tiro, Caner-Medley sigla l’88-88 del 40’ con freddezza dalla lunetta e Lee spreca l’ultimo possesso slovacco. Supplementare ancora in equilibrio (92-92 a 3’07”), poi l’asse Diener (canestro da sotto dopo una transizione) e Brunner (rimbalzo, grande assist per Diener che segna solitario) permettono all’Upea di allungare sensibilmente (98-94) ma quel tanto che basta per difendere bene sull’ultimo possesso avversario che con Lee non trova neanche il ferro. Il dirigente Antonio Gori, amico di Meluccio Carone, premia Edney e tutti si augurano che la favola, da oggi, riprenda ad essere raccontata(g.l.).
Tra preghiere e riti scaramantici il grande popolo biancazzurro, unito da una unica passione, oggi con il cuore in gola attenderà l’esito della seduta della Camera dell’Arbitrato del Coni a Roma alle 12,30. Ieri sera i tifosi e semplici sostenitori sono stati vicini alla società e al presidente nella gara del memorial “Carone” ma oggi si inizia a giocare (se i ricorsi andranno avanti al Tar) una partita del tutto diversa, una di quelle che l’Orlandina Basket non ha mai conosciuto prima. La trepidazione aumenta ma il dato di fatto è costituito dal clima che, da sabato quando arrivò la ferale notizia dell’esclusione dal campionato, si respira in città: tristezza, ansia, tensione, attesa, speranza. C’è chi ha uscito fuori dal cassetto simboli caratteristici di una vita (un anello, un qualsiasi oggetto custodito con affetto), c’è chi si affida alle preghiere per salvare il giocattolo biancazzurro, vanto di tutti i Nebrodi e di una intera provincia. Intanto scrive Carmelo Acefalo, fondatore e responsabile di “Orlandina Team”, il “pool” di sponsor e imprenditori che, con cifre di poche migliaia di euro a testa, ha assicurato circa 300.000 euro di introito nella scorsa stagione alle casse societarie. “Scrivo- dice Acefalo- in uno stato d’animo che, sicuramente, i tifosi capiranno. Dopo aver sentito personalmente tutti i componenti dell’ “Orlandina Team” ancora una volta vogliamo manifestare al presidente Enzo Sindoni tutto il nostro sostegno non solo economico ma anche e, soprattutto, morale. Come noto l’Orlandina Basket è, forse, l’unica squadra in serie A ad annoverare tra i suoi sostenitori un gruppo di 110 volontari sostenitori che non dimenticherò mai e non mi stancherò mai di ringraziare, che con un contributo fisso annuo di 3.000 euro, senza nulla avere in cambio, è sempre stato un punto di riferimento della società e spera di esserlo ancora per il prosieguo di questo sogno e a tal proposito ci riteniamo sempre più “Team” al fine di combattere chi questo sogno vuole farlo svanire. Ci riteniamo sempre più “Team” contro chi vuole penalizzare un intero territorio appassionato di basket, contro le decisioni politiche, a sfavore delle logiche dello sport e contro tutte le istituzioni inermi. Ci riteniamo sempre più “team” contro quei politici (Presidente della Regione, presidente della Provincia di Messina, deputati del nostro territorio) che, di fronte ad una decisione così drastica ed importante contro il nostro territorio, non sono stati capaci di mettersi al fianco di una popolazione che tiene alto il nome del nostro paese, del nostro territorio, della nostra Provincia, della nostra Regione. Questo ci rammarica, ci dispiace, ma ci dà forza- conclude Acefalo- per essere sempre più “Team” e continuare a sperare e dire “Forza Orlandina””. Le snervanti attese del passato erano state tutte riposte negli eventi sportivi, per restare sotto la presidenza-Sindoni e della sua incredibile e favolosa scalata, l’1 giugno 2000 a Cefalù con la promozione in B1, il 12 maggio 2001 a Pavia con il salto in A2, il 14 aprile 2005 con la promozione in A, le salvezze nella massima serie, le Final Eight di Coppa Italia e i playoff della scorsa stagione. Nel mezzo l’unica procedura legale era stata la richiesta di ripescaggio, poi accolta, in Legadue del 18 luglio 2004. Ma la partita che si giocherà da oggi a Roma sarà completamente diversa. Intanto, dopo Pallacanestro Nebrodi e Igea Barcellona, un altro messaggio di solidarietà è arrivato dalla Polisportiva Freedom attraverso il presidente Sebastiano Giuffrida. La neo-costituita società disputerà il campionato di Promozione di basket e seguirà altre discipline.
Giuseppe Lazzaro
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