Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - sabato 4 ottobre 2008 at 10:25

Un solo spiraglio, a una prima lettura della sentenza, getta un tenue fascio di luce nella nera notte che pare aprirsi per l'Orlandina: che chiunque abbia un minimo di esperienza di giustizia amministrativa può prevedere che quelle sei pagine, davanti al Tar, si trasformino letteralmente in carta straccia. Il problema è se il Palazzo deciderà di concedere all'Orlandina quest'ultima chance, peraltro parte integrante dell'iter della giustizia sportiva: in serata sono trapelate voci di un possibile rinvio a mercoledì 8, con la conseguente impossibilità di presentare richiesta di sospensiva al Tar in tempo per l'udienza fissata proprio per la mattina dell'8. Strana coincidenza, no?
La telenovela si arricchisce di un'altra puntata. La Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport del Coni continua a prender tempo e ormai, salvo ulteriori rinvii– peraltro da non escludere– la decisione sul ricorso dell'Orlandina Basket dovrebbe vedere la luce soltanto lunedì o– se le voci che si rincorrono dovessero essere vere– si potrebbe arrivare persino a mercoledì: giorno, guarda caso, della convocazione per frode sportiva del presidente Enzo Sindoni e della società biancazzurra dinanzi al Procuratore federale avvocato Roberto Alabiso e dell'udienza già calendarizzata del Tar del Lazio.
Bisogna soltanto aspettare, purtroppo. Nell'attesa abbiamo sentito uno dei legali dell'Orlandina Basket, l'avvocato Luigi Medugno.
«Resto molto meravigliato per il ritardo nell'emettere la sentenza– dice il legale romano–; peraltro avevamo chiesto un lodo con una sentenza dal dispositivo sintetico proprio perché di tempo, in realtà, non ce n'è poi tanto. Probabilmente, come emerso dal comunicato emesso l'altro ieri, il Collegio sta esaminando i singoli punti del ricorso con attenzione e ponderandoli al meglio».
Ma questa lunga attesa può essere un segnale positivo o no per le sorti dell'Orlandina?
«Non sono in grado di darle una risposta certa. Non so se sia positiva o negativa questa attesa. Mi auguro che tutto questo tempo serva al collegio per valutare adeguatamente quanto da noi prospettato nel corso del dibattimento. La controversia, del resto– prosegue il legale della società paladina– non consiste nel valutare o meno se c'erano i requisiti per l'ammissione, ma se si è rispettata la procedura corretta per escludere l'Orlandina dal campionato. In pratica, si dovrà valutare se ha fatto bene il Consiglio federale a seguire la strada percorsa esercitando il potere di revoca, o se sarebbe stato meglio seguire i dettami della Com.Tec. che indicava la soluzione contenuta nell'art. 29 del regolamento di giustizia che prevede una penalizzazione più o meno corposa da scontare nel campionato 2008/’09. Il tema del contendere è tutto qui».
Può la convocazione disposta dal Procuratore federale per il prossimo 8 ottobre "influenzare" negativamente le decisioni del Collegio Arbitrale?
«Sono due film diversi tra loro. Ritengo che le due situazioni siano da separare. I fatti oggetto del ricorso restano, secondo noi, passibili eventualmente delle sanzioni come previsto dalla Com.Tec.; se poi il Procuratore federale ravvisa dei comportamenti contrastanti dei tesserati rispetto al regolamento di giustizia, farà bene a sanzionarli. Ma le storie sono da separare».
Di certo non è stata opportuna la tempistica scelta dall'avvocato Alabiso, non crede?
«Avrà avuto le sue buone ragioni se lo ha fatto. Certo, sarebbe stato più elegante attendere. Ritengo, comunque, irrilevante tutto ciò rispetto al contendere presso la Camera di Conciliazione e Arbitrato».
Teme che si possa finire al Tar del Lazio?
«Spero di no. Ma se saremo costretti, siamo pronti a farlo. Mi consenta, comunque, di sottolineare un aspetto importante: ritengo troppo riduttivo che si continui a parlare di vizi di forma. Ci troviamo di fronte, in realtà, a un qualcosa di sostanziale e non formale».

NAPOLI FUORI.

Finisce 3-0 per la Fip il "match" contro il Basket Napoli. Tutte le eccezioni presentate dall'avvocato Mattia Grassani, difensore della società partenopea, vengono rispedite al mittente dal collegio presieduto dal prof. avvocato Marcello Foschini e composto dagli avvocati Luigi Fumagalli, Maurizio Benincasa, Enrico Ingrillì e Ciro Pellegrino, che oltre a rigettare il ricorso ha condannato il Basket Napoli al pagamento integrale delle spese. Vediamo nel dettaglio i singoli punti, per cercare di capire dove possa annidarsi la possibilità di un diverso esito per l'Orlandina: innanzitutto, la «pendenza di procedimento disciplinare (da parte della Procura federale n.d.r.) avente ad oggetto i medesimi fatti» viene rigettata in forza di una «ontologica diversità dei presupposti e del fondamento propri, da un lato, del procedimento disciplinare aperto (...) ai sensi dell'art. 29 del R.E. e, dall'altro, del provvedimento di revoca della precedente ammissione al campionato». Quanto alla «sovrapposizione della decisione del CF all'attività della Com.Tec.», il collegio risponde che «la Com.Tec. non può avere alcun potere decisionale, spettando tale potere solo al Consiglio che, nell'esercitarlo, è dotato di autonomia rispetto ad ogni proposta della Com.Tec.». Ma il presidente Maifredi non aveva parlato di un CF "costretto" a escludere Napoli e Capo d'Orlando dal parere vincolante della Com.Tec.?
Seconda argomentazione: la «inoppugnabilità del provvedimento di ammissione essendo illegittima una ulteriore attribuzione di potestas da parte dell'organo istituzionale». Qui il collegio si divide: la maggioranza ritiene si tratti di «un potere di autotutela decisoria», la minoranza lo considera «una soluzione diversa rispetto alla precedente fondata su apprezzamenti relativi al merito emergenti nella fattispecie esaminata». Ovviamente, «il collegio ritiene di uniformarsi all'opinione maggioritaria» e dà un colpo forse mortale anche alle speranze dell'Orlandina. Un'osservazione: al potere di revoca in autotutela non si pongono limiti temporali, dunque anche a campionato iniziato qualunque società potrà essere esclusa anziché penalizzata!
Infine, il capolavoro. All'obiezione di «nullità della decisione impugnata per violazione dei diritti partecipativi del soggetto coinvolto nel procedimento amministrativo» (mancata iscrizione all'ordine del giorno) si risponde che «eventuali vizi, a giudizio del collegio, potevano esser fatti valere soltanto dai componenti del Consiglio federale». Alla giustizia amministrativa può ricorrere chi subisce un danno o una lesione dei diritti. E la partecipazione di altri consiglieri non poteva dare un esito diverso?

CALENDARIO MARTEDI’ 7.

L'assemblea della Lega Basket Serie A, che si è riunita ieri a Bologna, ha deciso all'unanimità di impugnare la delibera dello scorso 20 settembre con cui il Consiglio federale della Fip ha unilateralmente modificato la nuova Convenzione Lega-Fip (particolarmente in riferimento alla eleggibilità dei giocatori) i cui contenuti erano già stati oggetto di approvazione dalla Assemblea di Lega e dallo stesso Consiglio federale.
Peccato che in Consiglio federale i due rappresentanti della Lega, il presidente Francesco Corrado e Marco Cannella, abbiano votato favorevolmente la "riforma" di Maifredi; sconcertante, invece, appare il fatto che dopo essere stato sconfessato all'unanimità dall'assemblea, Corrado non abbia nemmeno pensato di dimettersi dalla presidenza di Lega. Al tempo stesso l'assemblea ha confermato la decisione già assunta di iniziare il prossimo 12 ottobre il campionato di Serie A 2008/’09, di cui diramerà il calendario martedì 7. Decisione, qui, di difficile lettura visto che la sentenza della Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni potrebbe non arrivare lunedì e, in ogni caso, ci sarebbe il Tar del Lazio...
È stato invece il commissario della Fip, Dino Meneghin, a dire "no" alla richiesta della Cimberio Varese di rinviare il proprio esordio nel campionato di Legadue in attesa dell'esito del ricorso dell'Orlandina: il campionato inizierà regolarmente stasera e, quindi, non ci saranno in nessun caso ripescaggi in serie A.

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