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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - sabato 11 ottobre 2008 at 10:36
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Il massimo campionato di basket partirà regolarmente domani, senza l'Orlandina ai nastri di partenza. È questa la prima, evidente conseguenza prodotta dalla mancata decretazione d'urgenza da parte del presidente del Tar del Lazio che, di fatto, ha così rimandato ogni ulteriore decisione all'udienza fissata per giovedì 16 ottobre a partire dalle 9,45. In quella occasione il Collegio giudicante, della III sezione ter del Tribunale amministrativo regionale, composto dal presidente consigliere Italo Riggio, dalla relatrice consigliere Claudia Ferrari e dal terzo componente, il consigliere Stefano Fantini, discuterà il ricorso con il quale l'Orlandina Basket ha contestato l'esclusione dal torneo tricolore. In pratica, il Tar entrerà nel merito del corposo documento (composto da 45 pagine) con cui il legale della società paladina, avvocato Luigi Medugno, ha dettagliatamente contestato punto per punto la sentenza del 1. ottobre scorso (resa nota il giorno 6) con cui la Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo sport del Coni confermava la revoca dell'ammissione al campionato dell'Orlandina Basket, adottata dal Consiglio federale nella seduta del 20 settembre. Come si ricorderà, tutto nasceva dalla mancata iscrizione in bilancio di presunti debiti con l'Enpals, cui poi si è aggiunta una documentazione contabile (gli ormai famosi F24) non ritenuta in regola per l'iscrizione al campionato, ed acquisita dalla Federazione successivamente all'ammissione precedentemente concessa al sodalizio biancazzurro del presidente Enzo Sindoni. In Camera di Consiglio, giovedì prossimo, saranno presenti solo i legali della Federazione da una parte e quelli dell'Orlandina Basket dall'altra. Nel corso della seduta verranno esaminati i documenti, ci saranno gli interventi dei legali dopodichè, probabilmente nel primo pomeriggio dello stesso giorno, verrà emessa la sentenza, e quasi sicuramente sarà apposta la parola «fine» all'intera storia. – Non c'è stato, dunque, l'atteso provvedimento cautelare in cui si sperava. Come mai? «Il fatto che il magistrato non abbia adottato l'atto d'urgenza – spiega l'avv. Medugno – vuol stare a significare, probabilmente, che egli abbia ritenuto non determinante e pregiudizievole l'avvio del campionato. In sostanza, ha valutato che la situazione così come prospettata non avrebbe, in realtà, dato origine a situazioni irrecuperabili e di grave nocumento per l'Orlandina Basket». – Cioè? «Cioè, se l'Orlandina Basket, come speriamo, dovesse essere riammessa al campionato – conclude l'avv. Medugno – le squadre che vi prenderebbero parte non sarebbero più 16 bensì 17 e, quindi, le gare di campionato di domani sarebbero comunque valide per una prima giornata in cui la formazione paladina usufruirebbe del proprio turno di riposo per poi giocare dal turno successivo». Con un nuovo calendario, s'intende.
Salvatore Vitale ---------------------------------------------------------------------------------
La mancata emissione di un provvedimento cautelare da parte del presidente della Terza sezione ter del Tar del Lazio, consigliere Italo Riggio, non va probabilmente annoverata tra le (pure numerose) pronunce della giustizia sportiva contrarie all'Orlandina. Il rilievo che, in caso di disputa della prima giornata, il diritto della società paladina di partecipare al campionato non sia leso da un «danno grave e irreparabile» è certamente fondato una volta che sia assicurata non solo la fissazione dell'udienza, ma anche la sentenza sul ricorso; e l'individuazione del 16 ottobre par soddisfare questa condizione. Semmai, sarà cura della Lega modificare il calendario per pubblicare la versione, per così dire, "3.0" (dopo quella a 18 squadre e questa a 16, peraltro pubblicata con un giorno di anticipo rispetto al previsto appena è stato reso noto il lodo della Camera di Arbitrato del Coni) con 17 squadre e l'Orlandina che avrà riposato alla prima giornata. Del resto, non ci pare un "formalismo" affermare che, essendo il Tar del Lazio a tutti gli effetti l'ultimo grado della giustizia sportiva (così è stato stabilito dal Coni dopo il caso-Catania), proprio la Lega avrebbe dovuto rinviare l'inizio del torneo in attesa dell'esito dell'iter. Che, però, il Palazzo abbia intenzioni diverse è testimoniato per l'ennesima volta dall'esclusione dell'Orlandina anche dall'Eurocup: non si vede, infatti, l'urgenza di un simile provvedimento a tutela del regolare svolgimento di una manifestazione che, per la squadra biancazzurra, sarebbe iniziata addirittura il 25 novembre con la fase a gironi. Ma tant'è, forse si doveva premiare l'onesta Benetton (quella del caso-Lorbek) assicurandole un ritorno in Europa non maturato sul campo! E se giovedì 16 il Tar del Lazio dovesse accogliere il ricorso dell'Orlandina, riammettendola al campionato? E sì, perché dal punto di vista procedurale – ma con evidenti ricadute sul piano sostanziale – le obiezioni già sollevate dall'avv. Medugno davanti alla Camera e sorprendentemente rigettate restano valide, e la sensazione è che un tribunale amministrativo non sarà altrettanto "sportivo" nel respingere il ricorso. Poi, ovviamente, si dovrà affrontare davanti alla Procura federale il procedimento previsto dall'articolo 29 del Regolamento esecutivo, con il rischio di una penalizzazione: ma in caso di vittoria al Tar, la partecipazione dell'Orlandina al campionato non potrebbe più essere messa in discussione. Ma è un altro l'argomento sul quale vorremmo fermarci per una breve riflessione: l'assoluta mancanza di smentite, di sdegnate prese di posizione, persino di risposte alle rivelazioni del presidente Enzo Sindoni e del direttore generale Francesco Venza sull'esistenza di altre tre società di serie A (Scandone Avellino, Olimpia Milano e Teramo Basket) non in regola con l'Erario e, a differenza dell'Orlandina, non solo ammesse al campionato ma mai oggetto di contestazioni al riguardo da parte della Com.Tec. o dello stesso Consiglio federale della Fip. E dire che quelle dichiarazioni hanno avuto una certa eco sulla stampa specializzata: a questo punto, appare evidente che le lamentele per una disparità di trattamento di natura "geopolitica" non dovevano essere tanto campate in aria. Ad ogni modo, in spregio a qualunque corretta procedura giuridico-amministrativa e persino al buonsenso, domani parte il campionato. Senza Consiglio federale, con una Lega spaccata, con un numero di squadre che non è detto resti lo stesso. Bel lavoro, davvero.
Max Passalacqua -------------------------------------------------------------------------------------------------
Aggrappati al miracolo. Solo il Tar del Lazio, nell'udienza di merito del 16 ottobre, può salvare l'Orlandina Basket e la serie A. Ieri è stata un'altra giornata di profonda amarezza, con un paio di notizie che non hanno fatto altro che ampliare lo sconforto nell'ambiente. Oltre alla sospensiva relativa alla prima giornata non accordata dal presidente del Tar del Lazio, è stata ufficializzata l'esclusione – scontata, ma che ugualmente è arrivata coma una lama tagliente – dei paladini dalla Eurocup, la grande vetrina internazionale che avrebbe permesso al sodalizio biancazzurro (partito dai campetti di periferia negli anni '70) di sbarcare per la prima volta in Europa con un risultato acquisito sul campo grazie al sesto posto e all'ingresso nei playoff della scorsa stagione. Sarà la Benetton Treviso dell'ex C.J. Wallace a prendere il posto di Capo d'Orlando nella seconda manifestazione continentale erede dell'Uleb Cup, che comincerà il 25 novembre la fase a gironi. I veneti salteranno i turni preliminari ed entrano al posto dei biancazzurri direttamente nel gruppo C con il Besiktas Istanbul e il Khimki Mosca, più una terza squadra che uscirà dalle qualificazioni e potrebbe essere il Triumph Lyubertsy (Ostenda e Le Havre le alternative). Anche in caso di accoglimento del ricorso e di rientro in A dell'Orlandina, sarà praticamente impossibile spostare il provvedimento della Fiba Europe. L'Upea avrebbe dovuto esordire il 25 novembre ospitando il Besiktas e sarebbe stata una serata di grande festa, con l'ingresso gratuito per i circa 250 tifosi che avevano sottoscritto l'abbonamento prima dell'esclusione. Un danno veramente impressionante, anche a livello morale per tutta la città. Intanto, prosegue il logico smantellamento della squadra che era stata messa in piedi, nel giro di dieci giorni e dopo due mesi di trattative avviate, dal direttore sportivo Gianmaria Vacirca. Ieri è toccato a Simone Flamini, che ha firmato con la Premiata Montegranaro. «Sono contentissimo di far parte di una squadra marchigiana – sono state le prime parole rilasciate sul sito della Sutor dall'ala, che per fare in tempo a mettere la firma sul contratto ha viaggiato undici ore nella nottata di ieri in auto da Capo d'Orlando a Montegranaro – che per di più dista dieci minuti da casa mia. Sono contento anche perché stavo vivendo un periodo non troppo facile dietro a Napoli e Orlandina», le due società escluse dalla A. Tra i tifosi emerge sempre più la rassegnazione: quanti credono a un clamoroso ribaltamento da parte del Tar, che riammetterebbe in A l'Orlandina, sono veramente pochissimi.
Giuseppe Lazzaro
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