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Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - mercoledì 15 ottobre 2008 at 10:27

È durata poco meno di un'ora ieri mattina, dalle 13 alle 14 circa, l'udienza di convocazione davanti al procuratore federale, avvocato Roberto Alabiso, del presidente dell'Orlandina Basket Enzo Sindoni a seguito dell'avviso di comparizione notificato il 2 ottobre scorso e già oggetto di un precedente rinvio (su richiesta della società paladina) lo scorso 8 ottobre.
In questo contesto, per una vicenda completamente diversa da quella che ha comportato l'esclusione della società dal campionato di serie A, la Procura federale contesta allo stesso presidente la violazione dell'articolo 43 (atti in frode sportiva) e alla società la violazione dell'articolo 44 (responsabilità oggettiva in atti di frode sportiva) del Regolamento di giustizia. Convocazione svoltasi a porte chiuse e con Sindoni assistito dall'avvocato Riccardo La Cognata, del foro di Roma.
Agganciato telefonicamente ieri sera, al rientro dopo il viaggio in aereo, Sindoni è apparso molto soddisfatto dell'esito della convocazione: «In un'ora – dice il presidente – è stato fatto un concreto passo avanti per la verità di questa vicenda che, ripeto, non ha nulla a che vedere con quella della nostra esclusione dal campionato e lo dico perché qualcuno, più di uno, ha spesso mischiato le due cose. Abbiamo dichiarato di avere adempiuto ai nostri obblighi con l'erario e di essere in ordine, quindi di non avere debiti scaduti mentre loro (la Procura federale, ndc) sostengono il contrario in merito ai debiti reclamati dall'Enpals. È stato fatto un passo avanti verso un chiarimento doveroso nei confronti dell'organo di giustizia sportiva e, ripeto, sono molto soddisfatto».
Null'altro è trapelato, se non che il procuratore Alabiso approfondirà questa indagine prima di chiudere con le richieste: o archiviazione del caso oppure richiesta di squalifica e multa per il presidente e/o altri dirigenti e punti di penalizzazione ed ammenda per la società nell'ipotesi in cui l'Orlandina venisse riammessa al campionato di serie A, dal quale è stata esclusa lo scorso 20 settembre dal Consiglio federale della Fip.
In caso di condanna, la società potrà appellarsi alla Corte federale e, in ultima istanza, alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni (non un precedente rassicurante, visto l'esito del ricorso contro la delibera del CF che ha revocato l'ammissione al massimo campionato).
Non è stato chiarito se ieri mattina si sia parlato dei famosi modelli F24 che, secondo l'erario, sarebbero stati presentati non in regola dalla società paladina che, a sua volta, sostiene il contrario. È certo, invece, che è stata esibita dalla difesa una copiosa documentazione sempre per dimostrare che debiti con l'erario, e l'Enpals in particolare, non ve ne sono se non per alcune cartelle esattoriali contestate e oggetto di un procedimento giudiziario davanti al Tribunale civile di Catania con prima udienza fissata per il 4 marzo del 2010.
E adesso, l'attesa è tutta rivolta alla decisiva giornata di domani: alle 9,45 davanti alla terza sezione ter del Tar del Lazio, presieduta dal consigliere Italo Riggio, verrà discusso il ricorso presentato dagli avvocati Luigi Medugno e Letizia Mazzarelli per chiedere la riammissione in serie A dell'Orlandina.
«In questo momento – dice ancora Sindoni – la nostra attenzione è tutta rivolta al Tar. La nostra esclusione dal campionato, lo ricordo, deriva solo ed unicamente dalla non tempestiva iscrizione al bilancio di un debito e nient'altro. Sino all'infinito ripeteremo questo, perché su una vicenda di forte impatto, come quella in discussione davanti alla Procura federale, qualcuno ha voluto provare a nascondere la verità. Noi siamo stati esclusi – conclude il presidente – per una contestata mancata iscrizione al bilancio e senza che nessun regolamento preveda questa sanzione durissima anche in caso di colpevolezza».
Il riferimento va sempre dritto alla famosa cartella di pagamento di 281 mila euro reclamata dall'Enpals, la cui esecuzione è stata annullata dalla Commissione tributaria il 17 gennaio scorso su ricorso presentato dall'Orlandina Basket e che non sarebbe stata iscritta nel bilancio. Al Tar l'ultima e definitiva parola.

Giuseppe Lazzaro

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