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Rassegna Stampa |
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Gazzetta del Sud - giovedì 27 novembre 2008 at 09:47
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Giustizia e ripartenza. Nel corso di una affollata conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio nella sala stampa “Daniele Di Noto” al “Pala Fantozzi”, il presidente Enzo Sindoni ha parlato per quasi un’ora focalizzando l’attenzione su due aspetti principali: per il 90% del suo lungo intervento ha ricostruito le tappe che hanno comportato l’esclusione dell’Orlandina dalla serie A ed annunciando battaglia nelle sedi giudiziarie, civili e penali e, per il futuro, inteso come stagione sportiva 2009-2010, ha garantito che, se non sarà lasciato solo, il basket a Capo d’Orlando tornerà e ad alti livelli pure. Imprenditori, professionisti, commercianti, artigiani, pensionati: era questo il ceto sociale presente ieri, persone che hanno lasciato il proprio lavoro poiché colpiti da un sopruso, quello di una serie A tolta, come molti commentavano nell’attesa dell’inizio. A fianco del presidente il direttore generale Francesco Venza, il dirigente accompagnatore Carmelo Perrone e il responsabile di “Orlandina Team” Carmelo Acefalo. “Dovevamo commentare la gara di ieri (martedì ndc) a Istanbul contro il Besiktas della Eurocup che ci eravamo conquistati sul campo- ha esordito Sindoni- ed invece siamo qui a parlare di altro. Sono stato in silenzio dal momento della nostra esclusione del Tar ma, dopo quaranta giorni, è arrivato il momento di dire la mia”. Primo argomento in scaletta: la presunta situazione debitoria con l’Enpals. “Il 28 agosto- ricorda Sindoni- sono stato convocato e mi sono subito accorto dell’infondantezza delle accuse. Ci veniva contestato il mancato pagamento di due cartelle delle quali una era stata annullata, il 17 gennaio, dalla Commissione Tributaria Provinciale e l’altra è oggetto di procedimento su nostra opposizione e l’udienza si svolgerà, nel marzo 2010, al Tribunale Civile di Catania. Tenete bene a mente questa data perché quel giorno o quando ci sarà la sentenza, in tre righe ci verrà dato ragione. Noi queste due cartelle non le dovevamo pagare e non le dovremmo pagare. In ogni caso avremmo dovuto essere avvisati con questa modalità: 30 giorni di pre-avviso, quindi una multa se non avremmo ottemperato ma ottenendo altri 30 giorni per sistemarci. Nulla di tutto questo. Mi fa ridere il fatto che non avessimo i soldi come qualcuno sostiene: basti pensare che tenere staff tecnico e giocatori, che ringrazio per quello che hanno fatto, sino a metà ottobre ci è costato più dei 283.000 euro complessivi contestati”. La disparità di trattamento: è stato un tema conduttore della conferenza:“Altre società, giustamente, hanno beneficiato in passato dei famosi 30 giorni per mettersi in regola: Livorno e Rieti per esempio che sono incorse in penalizzazioni, ma noi no”. Quindi l’esclusione dal campionato con la famosa delibera votata dal Consiglio Federale nel nefasto sabato 20 settembre. “Delibera- prosegue Sindoni- non posta all’ordine del giorno dei lavori. Attenzione, neanche votata all’unanimità come si è detto nella prima votazione. Tra dimissionari e assenti erano presenti in undici, dieci oltre al presidente Maifredi. Ebbene, un consigliere, l’amministratore della Sutor Montegranaro Marco Cannella, si era astenuto. E qui Maifredi ha fatto scoppiare un putiferio affinché si andasse a rivotare per avere l’unanimità dei presenti”. Poi i ricorsi. “Ero sfiduciato già alla Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni. Entro al Foro Italico a Roma pensando di discutere con i nostri legali che ringrazio infinitamente per quello che hanno fatto, l’avvocato Luigi Medugno ed il suo studio e chiedo copia della delibera oggetto della nostra esclusione dal campionato ma i rappresentanti della Fip mi rispondono che alla stessa non era ancora stata data esecutività. A quel punto la nostra difesa era ritardata e ho preso l’aereo per tornare a Capo d’Orlando. Come noto i tempi sono poi slittati all’1 ottobre e il rigetto del ricorso è stato reso noto solo il 6. Ma, intanto, era scoppiata la vicenda degli F24 che tanto fango addosso ci ha gettato che una “velina” della Federazione ha permesso al quotidiano Gazzetta dello Sport di pubblicarla in anteprima. Modelli falsificati, truffa e quant’altro. L’unica comunicazione dell’Enpals, preciso, risale al 27 dicembre 2007 quando ci contestavano pagamenti arretrati, compresi tra il periodo giugno-novembre di quell’anno, di 84.000 euro che poi versammo. Ed ancora una lettera inerente mancati introiti per il 2001-’03 di complessivi, oneri compresi, 735,12 euro. Appena notificata, quest’ultima, lo scorso 18 novembre”. Chiuso l’argomento con il definitivo rigetto del Tar del Lazio (anche se si entrerà nel merito), ecco il punto dell’attacco alla Fip e l’annuncio delle procedure giudiziarie. Per Sindoni la federazione ha adottato la strategia del rinvio nei vari ricorsi e poi sulla vicenda del deferimento alla Procura Federale ha rincarato la dose. “Io e Venza andiamo a Roma per la convocazione il 18 settembre e il Procuratore Federale ci fa presente che ha subito pressioni per la nostra situazione che neanche ai tempi di Fiorentina e Juventus, per Calciopoli, aveva avvertito. Presentiamo la documentazione, la integriamo in una successiva convocazione e il 22 ottobre viene fuori la notizia del deferimento mio e della società: perché dopo un mese e non prima? Per noi è stata l’ultima goccia di veleno ma andremo avanti nelle sedi competenti. Ho già presentato- ricorda Sindoni- un esposto alla Procura di Patti, perseguiremo la Fip in tutte le sedi, sia civili che penali e abbiamo calcolato un danno, economico e di immagine, per noi di 2 milioni e mezzo di euro. Intanto il 21 ottobre la nostra assemblea aveva deciso di deliberare l’immediato recesso dalla Fip di società e affiliati che non significa scomparsa come vedremo”. Un altro punto atteso: le inadempienze di altre società rimaste impunite. Sindoni tira fuori dalla cartella diversi articoli stampa che, nel periodo settembre-ottobre, parlavano di problemi con l’Erario di Avellino, Teramo e Milano (come denunciò pubblicamente Venza) e di altre che non avrebbero ottemperato a pagamenti arretrati entro il 31 marzo 2008 come voluto dalla Fip affinché tutte fossero in regola per le iscrizioni alla corrente stagione sportiva. “Qui si parla- dice Sindoni- di debiti con l’Erario di Avellino, Milano e Teramo, di Rieti che ha ricapitalizzato per 2 milioni di euro ma annunciando di non essere in condizione economica giusta, della Fortitudo Bologna con il Comune che ha dato la fidejussione per i lavori al palasport con 600.000 euro scaduti. Desidero sapere cosa è accaduto all’interno di altre società entro quel 31 marzo perché non accettiamo questa disparità di trattamento e per questo andremo avanti nella nostra azione giudiziaria”. Frecciata, non poteva mancare, all’indirizzo del Presidente della Lega Francesco Corrado. “Dapprima- prosegue Sindoni- ha garantito la regolarità delle iscrizioni delle altre società in una intervista a Sky, gli ho scritto, non mi ha risposto, a quel punto ho inviato una lettera a tutti gli altri presidenti e solo a quel punto il dott. Corrado mi ha risposto”. Messe da parte polemiche e veleni, si parla del futuro che ormai, vista la situazione, tutti attendevano. “In questo momento abbiamo trasferito tutto all’Orlandia ‘97 che parteciperà al campionato di Promozione con capo-allenatore il giovane Calogero Paparone che avrebbe dovuto essere il terzo assistente in serie A. Da lì ripartiremo, Sindoni ci sarà per una nuova avventura, mi auguro anche tanti di voi, gli stessi che ci hanno permesso di vivere un sogno partito dalla C2 e sfociato in 105 partite in serie A. Non posso dire da dove cominceremo e né dove arriveremo. Ma l’Orlandina Basket rinascerà”. Un lungo applauso conclude la conferenza mentre l’assessore Melo Perrone chiude con una battuta:”Feriti sì, ma morti mai!”.
Giuseppe Lazzaro |
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