Notizie negative dall’infermeria per la capolista Orlandina Basket, che alla luce delle undici vittorie su altrettante giornate, domani sera affronta il big-match in esterno contro la Enviroil Gela nella dodicesima giornata del girone H (ore 18). I nisseni, prima dell’arrivo dei paladini, erano considerati la naturale favorita per la promozione diretta in B Dilettanti insieme alla Gioiese e, comunque, stanno dimostrando il loro potenziale avendo sì 6 punti di ritardo dai biancazzurri ma anche una partita in meno: come dire che, in caso di successo con i paladini e nel recupero, le distanze si ridurebbero a -2. E coach Condello, dopo la “passeggiata” contro Comiso, dovrà pensare a fare i conti con una situazione difficile legata a infortuni e ricadute. “Tutte le partite vanno giocate con concentrazione- dice il tecnico dell’Orlandina-. Lo so che noi, sulla carta, siamo i più forti ma la mia esperienza mi dice che nello sport, a volte, anche la prima in classifica può perdere contro l’ultima. La gara di Gela per noi è fondamentale per avere la strada spianata e chiudere il girone d’andata a punteggio pieno perché, perdendo malauguratamente, loro potrebbero avvicinarsi a -2 vincendo il recupero. Sarà una partita da affrontare con le pinze anche per i problemi fisici che stiamo accusando in queste ultime ore: Aimaretti si è stirato ed è in forse e comunque non al massimo, Antinori è rientrato oggi (ieri per chi legge ndc) dopo oltre un mese, Di Lauro continua ad avere problemi al ginocchio, Vasile ha avuto un nuovo risentimento. Paghiamo e pagheremo sino alla fine questi problemi perché non abbiamo svolto la preparazione estiva. Peccato per Aimaretti, Gela ha due lunghi importanti e grossi, Ariel serve tanto, vedremo”. Comunque, sulla strada della B, qualche passo falso è consentito. “Sicuramente, qualche sconfitta ci può stare e non è detto che dobbiamo vincere tutte le partite. Ogni gara ha una storia a sé, cerco di prepararla nel migliore dei modi, questa di Gela è molto importante”. Intanto sei un allenatore vincente, tu che hai raccolto le eredità di Perdichizzi e Sacchetti. “E’ un paragone che non si può fare ancora, loro hanno vinto in serie A, io sto partendo adesso dalla C, a me interessa raggiungere un obiettivo da regalare al presidente Sindoni e ai tifosi ed è solo quello che perseguo”. Meglio vincere dentro o fuori il parquet? “Certe volte, quando il clima della partita è caldo, avrei voglia di svestirmi e tornare a giocare. Sono sensazioni diverse, quando giochi sfoghi in quella maniera la tensione. In panchina- conclude Condello- devi stare concentrato a guardare la partita e vedere se i ragazzi rispondono al piano di gara preparato ma senza poter sfogare sul campo la tensione”.
Giuseppe Lazzaro |