IL CUORE batterà forte, fortissimo. Emozioni allo stato puro per un campione che torna sul parquet dove, bel 1999. è stato il simbolo del decimo scudetto. Varese ha pronta un'ovazione per Gianmarco Pozzecco, uno degli splendidi protagonisti di quella squadra che otto anni fa si cucì il tricolore sulla maglia. Poz in campo, a trascinare con Mrsic, De Pol, Galanda, Andrea Meneghin e Santiago, il Charly (Recalcati) dalla panchina a dirigere una squadra di burloni e campioni. Otto stupendi anni in biancorosso, fiumi di emozioni che durano una vita e che, stasera, faranno tremare le gambe anche a uno che di solito le emozioni sa domarle. Dal '94 al 2002, Gianmarco a Varese, nel magico '99, ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana, raggiungendo l'apice di una straordinaria carriera. Duecentoventisei partite in campionato (il top è 35 gare nel 94/95, la sua prima stagione in biancorosso), 3.862 punti (865 nel 2000/01, senza dimenticare i 653 del 97/98 e i 564 del 96/97) e 1058 assist (record storico per il club varesino) con punte di 167 nelle stagioni 98/99 e 2000/01. Numeri importanti per un giocatore che a Varese ha lasciato un segno indelebile. C'è ancora chi si ricorda i 14 assist del Poz in una partita, chi la magica serata dei 42 punti contro Avellino nel 2001, nella stagione di una media (27 punti) da urlo. Gli applausi sono pronti come le lacrime di chi non può dimenticare un passato glorioso, lontano anni luce da un presente che a Varese ha le sembianze di un triste ultimo posto. E gli otto anni dallo scudetto con il Poz sembrano lontani un'eternità... Marco Capuano |