Comunicato Stampa n. 218 del 5 maggio 2004
Il Comune di Capo d’Orlando aderisce al Piano del colore promosso dal Gal Nebrodi
Il Comune di Capo d’Orlando aderisce al Programma operativo d’indagini preliminari per la redazione di un Piano del colore, del decoro urbano, del paesaggio delle “Città del mare - Borghi marinari” della Provincia regionale di Messina. Lo ha deciso l’Amministrazione comunale del sindaco Massimo Carrello, su proposta dell’assessore all’urbanistica, Calogero Caruso. Il sindaco Carrello ha già sottoscritto il protocollo d’intesa predisposto dalla società consortile Gal Nebrodi di Castell’Umberto, che ha promosso l’iniziativa finanziata dall’assessorato ai Beni culturali e ambientali nell’ambito del Por Sicilia 2000/2006. «Abbiamo deciso di aderire - spiega Carrello - poiché siamo profondamente convinti della necessità di procedere al recupero, conservazione e riutilizzo del patrimonio architettonico esistente nel territorio comunale. Si tratta di un’attività importante che non può essere improvvisata, pertanto ritengo sia utile predisporre tutto un lavoro d’indagine preliminare che ci possa aiutare poi a compiere gli interventi necessari improntandoli a criteri scientifici ben precisi». Il lavoro di ricerca - piuttosto complesso ed articolato - riguarda, fra l’altro, i materiali storici, le tecniche costruttive tradizionali, oltre alle indagini tipologiche, rilievi cromatici, schedatura dell’esistente ed altro ancora. «Al termine di questa complessa fase di studio e ricerca - spiega l’assessore all’urbanistica, Calogero Caruso - doteremo il nostro Comune di un Programma operativo d’indagini preliminari, nel quale sono indicati tutti gli studi preliminari e gli elementi necessari per una corretta definizione delle caratteristiche della materia, delle tecniche e del colore esistenti negli edifici ricadenti nel Borgo marinaro. Tutto questo - aggiunge l’architetto Caruso - sarà messo a disposizione dell’utenza per gli interventi di recupero urbanistico ed edilizio». Gli studi di carattere scientifico saranno curati con il contributo dell’Università di Messina, che con il Gal Nebrodi ha già sottoscritto un protocollo d’intesa in tal senso.
L’Ufficio Stampa
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