Comunicato Stampa n. 247 del 12 maggio 2004
Donazione degli organi, i risultati del convegno
Donare senza timore gli organi per ridare la vita. Questo il messaggio lanciato dal convegno “Dona gli organi... il trapianto è vita...”, organizzato dall’assessore alla sanità, Cono Russo, in collaborazione con l’Aned, per fare il punto sugli aspetti giuridici, etici e sanitari. L’assessore Russo ha aperto i lavori invitando tutti a riflettere sull’importanza della donazione e su questo filone si sono inseriti tutti gli ospiti. Il segretario regionale dell’Aned, Pietro Mondia, ha posto l’accento sugli aspetti giuridici della donazione degli organi, ribadendo la severità delle norme che regolano la dichiarazione di morte cerebrale.
Concetto ripreso e approfondito, anche dal punto di vista scientifico, da Antonella Spada, medico al Policlinico di Messina, che attraverso la proiezione di diapositive ha illustrato nel dettaglio le diverse fasi che portano alla dichiarazione di morte. La severità della legge, che prevede fra l’altro il parere di tre medici prima di procedere, rappresenta una garanzia totale per la persona che ha deciso di donare gli organi. Una scelta da compiere per tempo in modo che sia nota la volontà della persona - ha ribadito La Spada - evitando così di mettere eventualmente in difficoltà le famiglie.
Padre Vittorio Casella, parroco della Chiesa di Cristo Re, ha affrontato il problema sia dal punto di vista morale che teologico. Un ragionamento complessivo che porta il sacerdote a dire che «la vita stessa è donazione» e che per primo fu Gesù a donare «non un solo organo, ma tutto se stesso». Proprio l’aspetto etico costituisce spesso un freno alla donazione, ma facendo ricorso ad un’immagine forte, padre Casella non ha esitato a sostenere, in maniera forte, che «lo spirito non ha bisogno di organi».
Donare non solo gli organi, ma anche il sangue è un obbligo morale che può salvare non una ma tante vite. Il tema è stato affrontato da Anna Dabbicco, direttrice del Centro trasfusionale dell’ospedale di Patti. E il dato è poco incoraggiante: la provincia di Messina è penultima in Sicilia per quantità di sangue raccolto.
«Il dato complessivo sulle donazioni di organi - dice l’assessore Cono Russo - vede qualche piccolo passo in avanti della Sicilia, ma quel che è certo è che il lavoro da compiere è ancora lungo. Sensibilizzare i giovani e le famiglie prima di tutto, ma non solo. E noi non ci tireremo indietro in questa che riteniamo essere una battaglia di civiltà».
L’Ufficio Stampa
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